L’operazione “Leonida” partita da un’indagine della Procura di Reggio Emilia, che ha scavato nelle commesse pubbliche legate ai rifiuti tra escort e regali, ha fatto sentire i suoi effetti anche a Verona e in particolare in via Avesani nella sede di Amia.
Dai vertici è arrivata subito una nota nella quale si precisa di non avere alcuna implicazione nel filone principale dell’operazione denominata “Leonida” avviata dalla Procura di Reggio Emilia.
Stando a quanto apparso sulla stampa – fanno notare in via Avesani – l’indagine riguarda principalmente la società Ecologia Soluzione Ambiente S.p.A (ESA) di Reggio Emilia dell’imprenditore Enrico Benedetti per fatti relativi allo smaltimento di rifiuti provenienti da siti militari.
“E AMIA Verona – dicono- non ha alcun coinvolgimento in tale fattispecie. L’indagine che invece riguarda Amia, da quanto al momento risulta, si riferisce soltanto alla procedura negoziata finalizzata alla ricerca di operatori economici interessati a produrre un’offerta per la fornitura di cassonetti usati indetta in data 1 giugno 2023. Procedura che non ha avuto esito. La Società Ecologia Soluzione Ambiente S.p.A. – fanno notare – era stata infatti l’unica ad aver risposto a detta manifestazione di interesse. Successivamente ESA aveva formulato una proposta economica con un prezzo più elevato rispetto alla base indicata e, quindi, nessun contratto è stato affidato né ad ESA S.p.A., né a nessun altro all’esito della procedura in parola. Per quanto ad Amia consta, dunque, le procedure previste dal Codice degli Appalti risultano, nel frangente, pienamente rispettate”.
Nell’indagine, lo ricordiamo, è comparso anche il nome del direttore di Amia Ennio Cozzolotto, destinatario di una perquisizione eseguita nei suoi confronti il 16 aprile.
Il suo difensore, l’avvocato Claudio Avesani, fa notare, come risulta dal testo del decreto di perquisizione, “è indagato esclusivamente per i reati di rivelazione del segreto d’ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, in riferimento ad una procedura negoziata finalizzata alla ricerca di operatori economici interessati a produrre offerta per la fornitura di cassonetti usati, indetta da Amia Verona S.p.A. nel giugno 2023. Peraltro, – aggiunge il difensore – nessun contratto risulta affidato a nessuna società all’esito della procedura negoziata in questione”.
L’avvocato Avesani precisa infine che “l’accostamento del nominativo del Direttore Cozzolotto a favori di qualsiasi natura elargiti da chicchessia in relazione a contratti o appalti è del tutto indebito, privo di fondamento e, come detto, non trova riscontro alcuno nel provvedimento di perquisizione e sequestro recentemente eseguito”.
Il ragionier Cozzolotto ritiene infine di poter quanto prima dimostrare la totale correttezza della propria condotta, e quindi l’assoluta estraneità della sua persona all’indagine in questione.