Il depuratore rifà le tettoie. Acque Veronesi interviene in Basso Acquar Investiti 3,5 milioni per potenziare l’impianto. Un anno di lavori

Sono partiti in questi giorni i lavori di riammodernamento e potenziamento del depuratore di Acque Veronesi in Basso Acquar. Un intervento dal costo complessivo di circa 3,5 milioni di euro, finalizzato a garantire un costante miglioramento del servizio di depurazione nel territorio veronese. I lavori riguarderanno interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria dei decantatori dell’impianto di depurazione per il trattamento delle acque reflue civili e industriali dell’intera città di Verona. I 3 decantatori esistenti, risalenti ai primi anni 80 e successivamente ricoperti con le attuali strutture negli anni 90, rappresentano una delle componenti più importanti e funzionali del depuratore, consentendo la sedimentazione dei reflui e favorendo l’eliminazione di organismi contaminanti. Strutture che, a causa dell’usura e degli eventi atmosferici, richiedevano di essere migliorate, ristrutturate ed efficientate. I lavori, che dureranno 1 anno, riguarderanno in particolar modo le coperture in legno e rivestite di vetroresina dei 3 decantatori, che hanno lo scopo principale di contenere gli odori provenienti dall’impianto, evitandone la diffusione nelle aree abitate circostanti. Acque Veronesi provvederà quindi al riammodernamento delle strutture, al rifacimento delle tettoie, oltre che all’adeguamento energetico e funzionale del comparto di trattamento dell’aria e delle apparecchiature elettromeccaniche. “Continuano gli investimenti per il potenziamento degli impianti di depurazione, con l’obiettivo di ridurre al massimo il carico inquinante dei reflui fognari provenienti dalle abitazioni e dalle aziende, rendendo così l’acqua nuovamente compatibile con l’ambiente e l’ecosistema – il commento del presidente Roberto Mantovanelli – L’intervento in oggetto riguarda il depuratore più importante e con maggiore potenzialità operativa di tutta la provincia di Verona. Una struttura entrata in esercizio nel 1983, con una potenzialità di 410.000 abitanti equivalenti e che tratta una portata di circa 65.000 metri cubi al giorno. Proseguiamo un percorso all’insegna dell’efficientamento di tutte le strutture dislocate sul territorio veronese. Un impegno volto a garantire un sempre minor impatto ambientale ed un innalzamento della qualità delle acque depurate”.