Il Covid sta ancora correndo. Il contagio non si ferma. Prudenza!

La primavera avanza, e il Co­vid pure. Purtroppo è un altro giorno difficile sul fronte dei contagi e dei decessi. “Il virus continua a circolare, il numero di positivi è ancora importante, anche se l’incidenza è minore rispetto a quella nazionale, perché è legata anche al gran numero di tamponi e test fatti”. Questa la sintesi dell’asseossre veneto alla Sanità, Ma­nuela Lanzarin, che ha proseguito. “L’occupazione o­spedaliera continua a crescere ma non con quella curva ripida che avevamo visto a novembre e dicembre. “Da qui la massima allerta in tutti i nostri ospedali per essere pronti anche a numeri più im­pe­gnativi. Il Veneto, tecnicamente, è entrato nella fase 4. Chie­diamo la massima attenzione alla popolazione, venerdì ci sa­ranno le nuove indicazioni an­che sui colori delle Regioni e stasera ci sarà an­che il nuovo decreto del go­verno, del quale non abbiamo ancora alcuna anticipazione”, ha sottolineato l’assessore. “La campagna vaccinale procede be­ne. Ieri è stata la giornata con più somministrazioni: sono state 35.464. Credo che riusciremo anche oggi e do­mani ad avere un trend di questo tipo ma poi la macchina si dovrà fermare perché non abbiamo vaccini a sufficienza. Ieri sono arrivate 83mila dosi di Pfizer, Mo­derna con 38mila dosi arrivano venerdì, AstraZeneca arriverà con 100mila dosi sabato mattina, anche se erano previste per oggi. Gli arrivi delle forniture così sballati determinano queste accelerate e frenate nelle vaccinazioni. Gli eventuali accompagnatori che verranno con i pazienti da vaccinare”, ha tenuto a sottolineare Lanzarin, “non è detto che vengano vaccinati nei prossimi giorni, questo va detto subito. Da domani invece parte il portale con le prenotazioni per i cittadini. La conclusione degli over 80 rimasti fuori dal ciclo vaccinale, i soggetti fragili e i disabili. I medici di medicina ge­nerale stanno vaccinando la fascia 70-79 e domani incontreremo di nuovo i farmacisti per il protocollo di vaccinazione dentro le farmacie. Tra gli operatori sa­nitari abbiamo una copertura dell’85%, manca ancora un 15% di persone e dobbiamo capire se abbiano pa­tologie e per questo non si siano vaccinati, ma il dato è questo”. Facciamo il punto sul bollettino. Questo dice che c’è stata un’altra im­pennata di contagi nella re­gione, con 2.317 nuovi casi in 24 ore. I decessi sono stati 35. Era dal 13 marzo scorso che il Veneto non registrava un dato giornaliero così alto di positivi al tampone (2.682). Sale ancora il numero dei pazienti Covid ricoverati nei reparti non critici degli ospedali, 1.942 (+45 ), mentre scende di tre unità quello dei posti occupati nelle terapie intensive, 299 . I soggetti attualmente po­sitivi sono 38.697 ( +30 ). La dottoressa Francesca Russo, direttrice del reparto di Prevenzione della Re­gione Veneto, ha spiegato l’ordinanza emanata dal ministro della Salute Roberto Speranza sulle mi­sure di sorveglianza e qua­rantena per chi si recherà all’estero. La norma re­sterà in vigore fino al 6 aprile. “Al rientro queste persone devono fare un tampone e restare, indipendentemente dall’esito del tampone, a casa 5 giorni. Poi fare un nuovo test rapido o molecolare”. Nel frattempo non si placano le polemiche attorno al provvedimento. Sia perché è di difficile comprensione perché non si possa andare dal Veneto alla Lombardia e sia permesso recarsi in molti Stati Ue, sia perché chi aveva già prenotato dopo l’apertura di Speranza, ora è costretto a disdire e a perdere i soldi, dato che al rientro non può permettersi di stare a casa dal lavoro per quasi una settimana.