«Il coprifuoco è una follia, non ha basi scientifiche e ha effetti devastanti sull’economia». Circo Maschio, deputato di Fratelli d’Italia e presidente del Consiglio comunale, non usa giri di parole. Nell’intervista a “Vr2022-Domande-Risposte” – disponibile sui canali social della Cronaca – punta il dito contro il provvedimento che è riuscito a unire nella protesta tutti i governatori italiani (tranne Zingaretti, in Lazio), di centrodestra e centrosinistra. Il partito di Giorgia Meloni è l’unico all’opposizione del governo Draghi e fa sentire la propria voce. «È inutile», tuona Maschio, «far finta di riaprire i ristoranti. Chi è che ci va se alle 10 di sera dev’essere già a casa?». Le categorie economiche sono in ginocchio.
MONETA TONANTE
Il Comune, dice il presidente dell’assemblea cittadina, a giorni voterà il bilancio di previsione ed è possibile che emerga un avanzo d’amministrazione di 20-30 milioni, moneta tonante che sarebbe subito investita nel rilancio di Verona. L’orientamento, spiega Maschio, è quello di destinare la somma ai grandi enti (Fiera, aeroporto, Fondazione Arena) in modo che facciano da volano all’economia, «piuttosto che dare solo 200-300 euro a migliaia di attività». Fratelli d’Italia, stando alle ultime elezioni regionali, è il primo partito, a Verona, in termini di consenso. E a livello nazionale, stando ai sondaggi, ormai ha raggiunto il Pd al secondo posto.
SBOARINA BIS?
Sarà la Meloni a esprimere il candidato sindaco l’anno prossimo? Maschio fa capire che l’idea del centrodestra, al momento, è quella di puntare nuovamente su Federico Sboarina. Probabilmente, aggiungiamo noi, sarà decisiva l’entrata o meno del sindaco in Fratelli d’Italia. Nell’intervista Maschio dice apertamente che durante questi 4 anni «ci sono stati alcuni amministratori che hanno rallentato il lavoro, e non potremo più permettercelo, dovremo alzare l’asticella e tenere nella squadra solo i migliori». Festival areniano con appena mille persone? «Già il coprifuoco è assurdo, e la limitazione a mille posti per i teatri all’aperto è demenziale. La Fondazione e il Comune hanno già presentato un protocollo di sicurezza che prevede la riapertura in sicurezza: si può arrivare fino a 6 mila spettatori. Ho appena presentato un’interrogazione immediata al presidente del Consiglio e al ministro dei Beni Culturali Franceschini per modificare tali misure, che a Verona avrebbero effetti devastanti. Invito i colleghi parlamentari, di ogni schieramento politico, di fare fronte comune. L’Arena col coprifuoco alle 22 e mille spettatori salta per arria».