Il ritorno sotto il controllo pubblico, in questo caso della Regione Veneto, dell’autostrada Serenissima rappresenta un fatto sicuramente positivo per il nostro territorio. Ne è convinto il consigliere regionale del Gruppo MisteoStefano Valdegamberi.
“Attenti però – dice – a non ripetere gli errori del passato. La Società di Gestione Serenissima era già stata sotto controllo pubblico nel passato, poi finita nelle mani dei privati. Anni fa sollevai forti critiche ad una cattiva gestione che aveva depauperato un patrimonio pubblico erodendo il capitale sociale e obbligando i soci pubblici a cedere le quote al privato, per incapacità a fare l’aumento di capitale con le loro risorse”.
Valdegamberi fa notare che da “una attenta analisi dei bilanci del gruppo avevo riscontrato che gli incassi dei pedaggi (mi pare intorno a 1 milione di euro al giorno) finissero dilapidati in una miriade di società collegate, quasi tutte in perdita nelle quali la politica, da destra a sinistra, gestiva i propri affari e piazzava i propri uomini. Avevo stimato lo spreco in almeno un 20% del valore del pedaggio che con una buona gestione si sarebbe potuto ridurre e non continuamente aumentare, senza pregiudicare gli investimenti programmati e concordati con lo Stato. Si faccia tesoro degli errori del passato per non ripeterli e soprattutto ottimizzare la gestione per ridurre e non aumentare i pedaggi. Vi assicuro che è possibile. Basta volerlo. Ma qui sta il problema”.