Raddoppiano, salendo a 24, i posti messi a disposizione dal Comune per l’inserimento di condannati con pene detentive non superiori ai 4 anni, in lavori socialmente utili. L’iniziativa è frutto della nuova convenzione siglata tra Comune e Tribunale di Verona. Le persone ammesse svolgeranno attività nei Musei cittadini, nel Settore Sport e Tempo Libero, all’Ufficio Manifestazioni, e nelle Biblioteche di Pubblica Lettura. Siglato inoltre un accordo, primo a livello nazionale, tra Tribunale e CSI-Comitato Sportivo Italiano provinciale di Verona per l’inserimento di coloro che si sono resi colpevoli di reati in occasione o durante manifestazioni sportive. Le due convenzioni per “Messa alla prova” sono state presentate nella sala Zanconati del Foro scaligero, dal Sindaco Federico Sboarina, dal presidente del Tribunale di Verona Antonella Magaraggia, dalla direttrice distrettuale UEPE, l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Verona, Francesca Paola Lucrezi, dal presidente nazionale del CSI Vittorio Bosio e dalla presidente della sezione di Verona del CSI Rita Zoccatelli. “Una misura alternativa alla pena detentiva – ha detto il Sindaco – che ha una valenza educativa oltre che rieducativa. Il precedente accordo, che aveva riguardato i condannati per reati ai sensi del codice della strada, ha avuto esiti molto positivi. Per questo l’Amministrazione ha deciso di raddoppiare i posti a disposizione. Le attività saranno svolte in sinergia ed in maniera collaborativa con il personale del Comune. Molto bello – ha concluso – anche il nuovo rapporto che si è creato con il CSI, utile a mostrare a coloro che si sono resi colpevoli di reati in occasione di eventi sportivi quali sono i veri e positivi valori che lo sport incarna”.