Una freccia che punta dritta ai giovani. Uno spot pronto a diventare virale per dare il via alla campagna ‘Verona ha bisogno di te’. Una chiamata diretta ad adolescenti e ragazzi affinchè siano sempre più protagonisti attivi e propositivi della vita cittadina. Un’iniziativa, quella voluta dall’Amministrazione comunale, che presto sarà su televisioni, social e canali multimediali e, a settembre, si trasformerà in un progetto per coinvolgere le nuove generazioni e avere direttamente da loro idee e feedback. Anche con il supporto del mondo della scuola e della prefettura. Il messaggio è, infatti, positivo per abbattere l’indifferenza e stimolare i giovani ad essere gruppo, non branco. Un’esigenza nata dopo il lockdown, che ha visto intensificarsi alcuni fenomeni di bullismo anche nella nostra città.
“Con il mio gruppo esprimo me stesso, c’è sempre qualcuno che mi ascolta. Combatto, ma per nuovi progetti, nuove idee. Cerco di condividere quello che ho, quello che sono, voglio sentirmi protagonista tra i miei amici, nella mia città. Voglio sentirmi libero di dire quello che penso. Tutto il resto è solo branco. Abbatti l’indifferenza. Fai sentire la tua voce. Scegli anche tu di essere protagonista della tua città. Verona ha bisogno di te”. Uno spot diretto, chiaro, intuitivo. A supportare le parole immagini che dal bianco e nero diventano a colori, per accompagnare la potenza del messaggio e innescare un desiderio. Con i ragazzi, che tra le strade del centro storico così come dei quartieri, esprimono l’energia della loro giovinezza.
A mostrare il video in anteprima, questa mattina in diretta streaming, il sindaco Federico Sboarina e l’assessore ai Servizi sociali Maria Daniela Maellare. Presente anche Damiano Mattiolo, responsabile dei Servizi per i minori del Comune.
“I giovani sono il nostro futuro, la nostra risorsa migliore, la città ha bisogno di loro – ha detto il sindaco -. Abbiamo voluto ideare e avviare una campagna per innescare un messaggio positivo, per coinvolgerli nella vita cittadina, perché ne siano protagonisti. Negli ultimi mesi, in tante città, il lockdown ha acuito comportamenti e fenomeni giovanili preoccupanti. Sono venuti a mancare i punti di riferimento, la scuola in presenza, lo sport, le attività sane e i divertenti. Anche i centri di aggregazione sono stati chiusi. Ma l’energia che è propria degli adolescenti e dei giovani in qualche modo esce e si esprime. Ecco perché abbiamo deciso di scendere in campo, e lo faremo anche con le altre Istituzioni, per interagire con le nuove generazioni e, attivando canali di comunicazione dedicati, conoscerne necessità, idee, per una città che vuole essere in relazione alle loro esigenze. Percorreremo tutte le strade possibili per entrare in contatto con loro e avere un ritorno, coinvolgendo la scuola e i luoghi di aggregazione. Le scorie lasciate dal Covid hanno inciso fortemente a livello sociale, ci stiamo occupando di anziani, persone fragili, ultimi, ora proseguiamo con i giovani. Una stragrande maggioranza dei nostri giovani si sta impegnando in tanti progetti concreti di volontariato, e questi messaggi positivi già li porta avanti”.