Pubblicata la determina dirigenziale (risalente a fine dicembre 2017) con cui gli uffici comunali, su indicazione politica della giunta, accettano la proposta di Aci Global per la risoluzione consensuale della convenzione del servizio di car sharing (stipulata nel gennaio 2015) e incassano la somma di 50 mila euro a titolo di penale. “Già altri osservatori”, dice Michele Bertucco di Verona e Sinistra in Comune, “hanno stigmatizzato il comportamento del Comune che, se davvero credeva nel servizio, e se davvero fosse stato immune dalle varie lobby, avrebbe potuto pretendere di più dal concessionario. La mia opinione -aggiunge- è che la risoluzione del contratto sia stata troppo frettolosa: viste le condizioni di assoluto vantaggio spuntate da Aci Global, a cui veniva assicurato il monopolio del servizio per i primi tre anni di validità della convenzione, Palazzo Barbieri avrebbe dovuto pretendere che portasse a termine almeno il triennio (ricordiamo che il servizio è stato avviato nell’aprile 2015 e la richiesta di risoluzione è di appena due anni dopo, luglio 2017). Nel frattempo si avrebbe avuto modo di predisporre e assegnare un altro bando così da dare continuità al servizio. Prendiamo atto- conclude Bertucco- che l’amministrazione ha comunque intenzione di riprovarci: al momento, però, il Comune è più ricco di 50 mila euro, mentre la città ha perso un’occasione. Altrove questa modalità di trasporto funziona.