Il loro obiettivo era la valigetta che il conducente aveva riposto sul sedile del passeggero. E per assicurarsi l’indebito guadagno i due truffatori hanno messo in atto uno dei raggiri più comuni, quello della gomma bucata: una frode diffusa, ma ancora poco conosciuta dai cittadini che, molte volte, rimangono vittime di questo subdolo tranello.
Un episodio simile è accaduto in via dell’Artigliere. Nella rete dei truffatori è finito un veronese di 68 anni che, per mestiere, si era recato, quella mattina, in una gioielleria di via San Nazaro con la propria valigetta contenente 170 grammi di oro puro in lastre, 200 grammi d’oro da rottamare e circa 3000 euro in contanti. Quando il rappresentante del materiale prezioso è tornato alla propria auto, posteggiata in vicolo Madonnina, non si è accorto del danno già inferto dai truffatori alla gomma posteriore destra del veicolo e, così, è salito a bordo. Ma dopo aver percorso poca strada gli è stato chiaro che qualcosa non andava, così ha deciso di accostare in via dell’Artigliere. È stato proprio qui che i delinquenti hanno avuto modo di realizzare il loro piano: fintanto che il conducente era chino a terra per gonfiare lo pneumatico con l’apposito kit, un Range Rover Evoque di colore bianco si è avvicinato e, mentre uno dei malintenzionati rimaneva al volante, l’altro scendeva dall’abitacolo, apriva lo sportello anteriore sinistro dell’auto della vittima e si impossessava della sua valigetta, per poi darsi alla fuga con il complice a bordo del SUV. Gli agenti delle Volanti sono intervenuti immediatamente sul posto ed hanno effettuato i primi accertamenti che hanno consentito, di rintracciare nel campo nomadi di Forte Azzano il veicolo sportivo utilizzato dai truffatori. Nessuna traccia, invece, della valigetta rubata.
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