Opere di grandi dimensioni guidano il visitatore in una esposizione dal taglio inedito, che volge lo sguardo alla produzione di Piero Dorazio tra il 1963 e il 1968, quando la struttura reticolare dei lavori datati 1959-1962 cede il passo a un nuovo impianto compositivo, risultato di un’indagine sulle modalità con cui il colore diviene protagonista dello spazio e della forma.
La mostra dedicata al pittore italiano Dorazio, fra i massimi rappresentanti dell’astrattismo europeo, è in programma a Verona dal 18 dicembre al 30 aprile 2023.
Allestita negli spazi espositivi dalla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti e della Galleria dello Scudo, l’esposizione, di carattere strettamente scientifico, è centrata su una selezione di oltre trenta dipinti provenienti dagli eredi dell’artista e da collezioni pubbliche e private.
L’evento, realizzato dalla GAM e dalla Galleria dello Scudo in collaborazione con l’Archivio Piero Dorazio, è stato presentato questa mattina dall’assessora alla Cultura Marta Ugolini. Presenti la direttrice dei Musei civici Francesca Rossi e per la Galleria dello Scudo Laura Lorenzoni. Presenti, oltre ai figli di Dorazio, il presidente dell’archivio Piero Dorazio Mirko Orsi, il curatore della mostra Francesco Tedeschi e David Anfam autore del testo introduttivo in catalogo, il presidente della Commissione consiliare Cultura Alberto Battaggia e la Curatrice Responsabile delle Collezioni d’Arte Moderna e Contemporanea Patrizia Nuzzo .
“Opere che presentano una freschezza e una forza comunicativa di grande contemporaneità, nonostante abbiano più di settant’anni – ha sottolineato l’assessora –. I dipinti esposti sono stati recentemente restaurati e la luminosità del colore, vero protagonista di questa esposizione, si presenta in tutta la sua bellezza. Questa mostra è un prezioso progetto che va ammirato. L’impegno è quello di valorizzare al massimo il patrimonio artistico in nostro possesso, perché possa essere conosciuto da quante più persone possibili in Italia e all’estero”.
“Un progetto straordinario per la Galleria d’Arte Moderna – ha dichirato la direttrice Rossi –, che mette a frutto un lungo progetto di ricerca volto alla restituzione al pubblico di un immenso catalogo pittorico di uno dei principali rappresentanti dell’astrattismo europeo. Una esposizione che mira, con una retrospettiva inedita, a fare conoscere di più Dorazio e la straordinaria forza che il colore trasmette attraverso le sue opere”.
La mostra è realizzata con la supervisione scientifica di Francesco Tedeschi, autorevole storico dell’arte e curatore del Catalogo ragionato dell’artista promosso dall’Archivio Piero Dorazio e di prossima pubblicazione con Skira, editore anche del volume che accompagna questa mostra veronese.