Pronti, ripartenza, via! A Venezia i segnali di ripresa post-pandemica non sono né uno slogan, né uno scherzo; sì perché tra sfilate di alta moda, la cerimonia del Premio Campiello e la 78ª Mostra del Cinema di Venezia in, la rinascita culturale sembra partire proprio dalla laguna.
Per citare una commossa Cate Blanchett, presidente di giuria della scorsa edizione della Mostra, anche quest’anno «siamo qui e ce l’abbiamo fatta»: Venezia infatti non si è mai fermata, e oltre a poter vantare un fervore culturale mai davvero affievolitosi nonostante la pandemia, si distingue per esser stata l’unica città ad aver ospitato, nel 2020, un festival cinematografico svoltosi completamente in presenza.
Certo, la 77ª edizione aveva avuto dei numeri modesti: si parla di “solo” 5.500 accrediti contro i circa 9.600 del 2019 e di 92.000 accessi contro i 152.000 in media delle annate pre-pandemiche, eppure il primato rimane, ed è di quelli che non si dimenticheranno facilmente. Ma non c’è da preoccuparsi, per l’edizione ventura il popolo di cinefili sembra essersi già messo in movimento con numeri ben più consistenti, complici la campagna vaccinale e il green pass obbligatorio per accedere ai luoghi del festival.
A favorire il ritorno delle masse anche i grandi titoli – con star al seguito – annunciati a fine luglio dal direttore Alberto Barbera. Più atteso tra gli attesi è il post-apocalittico Dune, diretto da Denis Villeneuve, che sarà presentato in anteprima internazionale il 3 settembre proprio sul tappeto rosso veneziano. Film dall’iter produttivo tra i più travagliati di sempre, Dune vanta un cast di tutto rispetto (da Timothée Chalamet a Zendaya, passando per Jason Momoa), e con i posti per pubblico e accreditati già esauriti da giorni il successo è praticamente assicurato.
Villeneuve sarà però in ottima compagnia durante questi 11 giorni festivalieri: ad accompagnarlo Pedro Almodóvar e Penelope Crùz con Madre Paralelas, film d’apertura e grande ritorno del regista spagnolo in concorso a 33 anni da Donne sull’orlo di una crisi di nervi; grande fermento anche per Spencer, il film di Pablo Larraín sulla tormentata figura di Lady Diana. Al panorama internazionale si affianca una consistente presenza di produzioni italiane di altissimo livello, che vanno da È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino ad America Latina dei Fratelli d’Innocenzo, passando per Freaks Out di Gabriele Mainetti. Ancora, per la sezione Fuori Concorso, Ridley Scott, con The Last Duel, e l’atteso l’arrivo di Jamie Lee Curtis, vincitrice insieme a Roberto Benigni del Leone d’Oro alla carriera e protagonista dell’horror Halloween Kills. Prosegue sulla scia del terrore anche Edgar Wright con il suo Last Night in Soho, con la star nascente (e protagonista della serie tv La regina degli scacchi) Anya-Taylor Joy.
A seguire ogni storia e guardare ogni film ci saremo anche noi, e per non farvi mancare niente vi trasporteremo con i nostri reportage nel cuore di una delle più belle manifestazioni cinematografiche mondiali. Stay tuned per ulteriori aggiornamenti!
Maria Letizia Cilea
Martina Bazzanella