Verona ha vissuto il suo 495° Venardì Gnocolar. Una giornata attesa dai centinaia di volontari che, con gli abiti della tradizione o sui carri realizzati in mesi di lavoro, danno vita al grande rito cittadino. E lo fanno per regalare un sorriso soprattutto ai più piccoli, tanti dei quali vivono per la prima volta la magia del Bacanal.
Il corteo è iniziato alle ore 13.45, puntuale da Corso Porta Nuova. In testa il Papà del Gnoco che dopo aver ricevuto dal sindaco Damiano Tommasi le chiavi della città, sfila con la sua corte nella veste di primo cittadino temporaneo.
Rispettando la tradizione, infatti, questa mattina, il sindaco Tommasi ha simbolicamente ceduto per un giorno al Sire del carnevale scaligero il controllo della città, e ha incontrato tutte le maschere in sala Arazzi e sulla scalinata di Palazzo Barbieri. Non solo quelle veronesi, ma anche i carnevalanti provenienti dal resto d’Italia e del mondo, venuti a omaggiare il sire Papà del Gnoco e la sua corte. Presenti anche l’assessora alla Cultura Marta Ugolini e il presidente del Bacanal del Gnoco Valerio Corradi.
Ospite d’onore della manifestazione e madrina dell’evento la soubrette Valeria Marini, intervenuta a Palazzo Barbieri accompagnata da Lele Mora.
Papà del Gnoco e commenda al vescovo. Per la prima volta le maschere ospiti in Vescovado. Manifestazione dedicata alla pace
Non c’è venerdì gnocolar senza Bacanal del Gnoco e la 495ˆ edizione si è aperta in maniera straordinaria: per la prima volta, infatti, le maschere veronesi e quelle italiane ospiti della manifestazione sono state accolte nell’episcopio di Verona, in qualche maniera ricambiando un’altra prima volta ovvero il voto del vescovo Domenico Pompili alle ultime elezioni per la maschera del Papà del gnoco, il 19 gennaio scorso.
Il presidente del Comitato Carnevale Bacanal del Gnoco Valerio Corradi ha sottolineato come ad aprire questa edizione sarà la scritta “Pace” con il pensiero alle tante situazioni difficili nel mondo e ricordato le tante iniziative di solidarietà in cui le maschere veronesi sono protagoniste lungo tutto l’anno, soprattutto nei confronti di persone sole, ammalate, povere. Tra queste ha rimarcato il Pranzo solidale dello scorso Natale, a cui ha partecipato lo stesso mons. Pompili, organizzato dalla Croce Bianca di Verona, in collaborazione con il Bacanal del Gnoco, la Parrocchia di San Zeno e la Parrocchia di San Bernardino.
Il Vescovo ha poi evidenziato il rapporto molto stringente tra la Chiesa e il Carnevale, che nasce all’interno della civiltà cristiana e prende il nome stesso da quel dare l’addio alla carne nell’iniziare il periodo della Quaresima.
Monsignor Pompili ha ringraziato in modo particolare i volontari che, mettendo a disposizione il loro tempo, restituiscono a tutti la possibilità di fare festa.
Alla conclusione di questo incontro in Episcopio – che il Vescovo ha sottolineato essere «la casa della Chiesa e per questo anche la casa di tutti» – il Papà del gnoco ha conferito la commenda, sua massima onorificenza, a mons. Pompili.