Signori, in carrozza, “Si parte” ordina il “capostazione” Aglietti. Destinazione serie A, ma qui “bisogna andare stazione per stazione”. Un passo alla volta. La prima fermata è con l’Empoli, domani sera alle ore 21, luci al Bentegodi. Il fattore-campo? E’ solo teorico, ovvio. L’unico vero vantaggio nasce dal regolamento, che offre al Chievo, meglio piazzato in classifica, due risultati su tre. Il Chievo passa anche con un pari, dopo i 120 minuti. Previsti infatti i supplementari, in caso di parità.
NIENTE CALCOLI. “Dobbiamo giocare per vincere”, osserva Aglietti. In questi casi, non sempre è un vantaggio avere due risultati su tre. Se giochi per il pari e al 110′ (ad esempio) l’Empoli ti piazza il graffio, come fai a rimediare? E allora, tanto vale giocare per vincere, rischiando il giusto, per chiudere il conto. Perchè segnare un gol, ad esempio, per il Chievo vorrebbe dire ipotecare il passaggio. Insomma, servono gambe e testa, come sempre ai play off.
SCELTE OBBLIGATE. Aglietti difficilmente cambierà qualcosa, in una squadra che sembra aver ritrovato entusiasmo e certezze. Con Ceter e Djordjevic davanti, Vignato alle spalle, Obi, Segre e Garritano in mezzo al campo. La difesa tiene botta, Rigione è una splendida certezza.
L’Empoli? Era stato costruito per essere protagonista, ha conquistato i play off per il classico “rotto della cuffia”. “Ma guai sottovalutarlo”, ammonisce Aglietti. Uno che di play off se ne intende…