È andata così. Una partita incredibile, la tensione iniziale si è trasformata in giocate ad alta intensità, 120 minuti di adrenalina pura, di fronte due squadre che hanno lottato e lasciato sul campo cuore e sudore. Ne esce vincitrice solo una, e purtroppo non è il Chievo. Le occasioni ci sono state, per due volte davanti nel punteggio, 15 minuto dalla vittoria, un palo, una traversa e un autogol. Il rammarico c’è ed è tanto, la stagione dei gialloblu finisce qui, ma almeno termina a testa alta.
LA CONFERENZA
Un Aglietti amareggiato a fine partita non può che complimentarsi coi suoi ragazzi: “Dobbiamo essere molto orgogliosi di quello che è stato fatto, dell’attaccamento che c’è stato. Siamo stati eliminati ma abbiamo dimostrato quanto ci tenevamo. Il calcio è bastardo perché sul 2-1 abbiamo avuto la palla per chiuderla e sul contropiede abbiamo preso il 2-2. I ragazzi sono stati davvero bravi, dispiace uscire così. Abbiamo dimostrato di valere il Venezia e che potevamo dire la nostra in questi playoff. Stasera però non posso fare appunti alla mia squadra. Nello spogliatoio c’era grande tristezza ma i ragazzi devono essere orgogliosi di quello che hanno fatto”.
I MIGLIORI
Vedere Obi correre su tutta la fascia al 100’ deve essere da esempio per tutti. Combattente, vero spirito Chievo, l’ultimo ad arrendersi sotto la pioggia del Penzo. De Giorgis sta trattando il rinnovo, a cifre al ribasso rispetto al contratto ancora sugli standard della Serie A. Ma è intorno a lui che bisognerà ricostruire il prossimo centrocampo gialloblu.
Il più in palla di questo finale di stagione, anche ieri Canotto è decisivo sul match, nel bene e nel male. Suo il traversone che propizia il rigore trasformato da Garritano, suo il colpo di tacco per la conclusione di Bertagnoli che si stampa sul palo. Ma suo anche l’errore nel primo tempo da solo in volata a tu per tu col portiere avversario per il possibile 2 – 0.
LA SFORTUNA
Il calcio, si sa, è fatto di sliding doors. Al 54’ Bertagnoli avrebbe la palla per chiudere virtualmente la partita. Grandissima azione di Canotto che si destreggia in mezzo a due prima di servirlo all’indietro: tiro a colpo sicuro, palo pieno. Si capovolge l’azione, Aramu crossa dalla destra e lo sfortunato Bertagnoli spiazza di testa Semper per il più beffardo degli autogol. È giovane, è il futuro del Chievo, ne avrà per rifarsi.
Jacopo Segalotto