Ora si guarda ai prossimi step necessari per vedere partire i primi cantieri già l’anno prossimo. Gli uffici dell’Urbanistica sono già al lavoro per modificare le schede sulla base degli emendamenti accolti dall’Amministrazione durante l’esame in Consiglio. Il documento sarà quindi pubblicato sul sito del Comune per le osservazioni e vi resterà per 60 giorni, dopodichè sarà trasmesso in Regione per la Valutazione Ambientale Strategica, che sarà rilasciata entro massimo 30 giorni. Quindi il nuovo e definitivo passaggio in Consiglio comunale per l’approvazione.
All’indomani dell’adozione in aula di ieri sera, il sindaco Federico Sboarina ha espresso soddisfazione e orgoglio per il risultato raggiunto, frutto di un intenso lavoro che non si è fermato nemmeno durante la pandemia.
C’è poi l’aspetto politico – ha aggiunto Sboarina-. Una maratona di quattro giorni, due dei quali terminati a notte fonda, con i nostri consiglieri sempre presenti in aula o da remoto, ha mostrato una grande compattezza da parte delle forze di maggioranza, unite per raggiungere un obiettivo comune. Una bella prova di coesione per il bene della città. A nulla è servito l’ostruzionismo della minoranza, peggio della cattiva politica c’è solo l’anti politica di chi cerca di bloccare i buoni provvedimenti perché non sono i loro. L’accordo raggiunto in aula, inoltre, non cambia di una virgola l’impianto generale della variante”.
Insieme al sindaco, nella conferenza in sala Arazzi, c’erano l’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala, il presidente del Consiglio comunale Leonardo Ferrari, il vice presidente Paolo Rossi e i consiglieri di maggioranza Andrea Velardi, Paola Bressan, Daniele Perbellini, Maria Fiore Adami, Marco Zandomeneghi, Matteo De Marzi e Thomas La Perna.
“Abbiamo dimostrato che c’è un nuovo modo di fare urbanistica, un modo veloce e partecipato che va a vantaggio di tutti, della città come degli investitori – ha detto Segala-.
Ecco la Variante 29 dopo la maratona
La Variante 29 è ufficialmente adottata. Il Consiglio comunale, al termine della maratona di quattro giorni per l’esame dei numerosi emendamenti collegati, è giunto all’approvazione del documento urbanistico, con 23 voti favorevoli e 11 contrari. Un risultato frutto di un ampio e articolato confronto fra maggioranza e opposizione, portato avanti, fuori e dentro l’aula.
Degli 819 emendamenti collegati alla delibera, di cui in gran parte sottoscritti dai gruppi consiliari di opposizione, ne sono stati dichiarati ammissibili 487, dopo l’istruttoria effettuate dagli uffici dell’Urbanistica e dal Segretario generale.
Votati dall’aula 134 ed approvati 9, di cui due a firma del capogruppo Tommaso Ferrari (Traguardi), uno dei consiglieri T. Ferrari (Traguardi) e Marco Zandomeneghi (Battiti per Verona Domani), due del capogruppo Carla Padovani (Gruppo misto), uno del consigliere Enrico Guardini (FI) e tre del consigliere Matteo De Marzi (Battiti per Verona Domani).
Accolti durante la seduta di questa sera dall’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala 70 emendamenti. Secondo gli accordi raggiunti in sede di capigruppo con i consiglieri di opposizione, sono stati complessivamente ritirati circa 370 emendamenti presentati rispettivamente: circa 200 dal gruppo Sinistra in Comune; circa 90 dal Pd; 60 da Traguardi Verona; 18 dal Gruppo misto.
“Raggiunto un grande risultato – ha sottolineato il sindaco Federico Sboarina –. Si tratta di una Variante molto importante, che va a rigenerare gran parte della nostra città. Oggi abbiamo dato una visione strategica della città, sia dal punto di vista urbanistico che per la crescita e rilancio dei principali asset di Verona. Un successo incredibile se si considera l’attuale contesto pandemico e le difficoltà economiche-sociali che stiamo attraversando”.
In una nota il Pd rileva che “La manovra emendativa delle minoranze ha infine spuntato alcuni importanti miglioramenti alle schede norma e all’impianto generale della Variante 29 che ora dovrà passare dalle osservazioni dei cittadini per poi far ritorno in aula a settembre per la seconda e definitva approvazione”.
Il giudizio del Pd: “Il nostro giudizio sulla Variante 29 resta comunque negativo in quanto risulta assente qualunque elemento di innovatività nell’uso di questo strumento urbanistico. Era la solita variante che aggiunge cemento senza riprogettare e riprogrammare la città. In particolare continua a mancare la necessaria corrispondenza tra le proposte dei privati e i bisogni dei quartieri. L’amministrazione comunale, che dovrebbe svolgere proprio questo ruolo di mediazione e di contemperamento di bisogni pubblici e interessi privati, ha ancora una volta abdicato ad una delle sue principali funzioni”.
Per Michele Bertucco di Verona e Sinistra in Comune “questo però è soltanto il primo tempo di una partita ancora lunga. La palla ritornerà al consiglio comunale dopo le osservazione da parte dei cittadini e bisognerà lottare ancora”.