Situazione politica in movimento a Pescantina dopo lo scioglimento del Consiglio comunale seguito alle dimissioni del sindaco Davide Quarella del 20 novembre scorso, cui è corrisposta l’11 dicembre la nomina, da parte del prefetto di Verona, Demetrio Martino, del Commissario nella persona del vice prefetto Gabriella Mucci.
In pista (sarà presentata al pubblico il 23 dicembre prossimo alle 12, nella galleria del Centro commerciale san Lorenzo, in via C.A. Dalla Chiesa) una coalizione di centro destra che, partita dalle due componenti fondamentali di Fratelli d’Italia e Forza Italia, si arricchisce di due liste civiche.
La prima, “Per Pescantina”, è coordinata da Lorenzo Lavarini, Riccardo Milani e Francesca Vicentini; la seconda, “Pescantina, Ieri Oggi e Domani”, viene promossa da Francesco Marchiori, già assessore di maggioranza e poi consigliere di opposizione nella precedente amministrazione Cadura. Forza Italia è guidata da Manuel Fornaser, ex vicesindaco; Fratelli d’Italia ha come punto di riferimento Annarita Autuori, che presiede il circolo pescantinese dalla sua costituzione.
Uno schema a quattro che, per ora, non vede coinvolte le altre forze di centro destra e cioè principalmente la Lega di Davide Pedrotti, ex vicesindaco uscente, additato dal sindaco Quarella come il principale responsabile della irreversibilità della crisi comunale, per il suo rifiuto di aderire al progetto di un rimpasto che avrebbe consentito al sindaco di arrivare in carica alle elezioni del 9 giugno 2024. Anche il gruppo di “Pescantina Domani”, coordinato da Simone Aliprandi, che si collega a Verona Domani, la formazione fondata dal presidente del Consorzio Zai, Matteo Gasparato, per il momento non fa parte di questa compagine. Spiegano gli organizzatori della nascente coalizione: “La nostra proposta è aperta alle altre forze politiche. Il nostro obiettivo, infatti, è di puntare all’unità del centrodestra. Non abbiamo definito ruoli e programmi per poterne discutere con le altre forze che in futuro, auspichiamo si possano aggregare”.
Lino Cattabianchi