di Maurizio Battista
Verona si prepara ad avere finalmente un aeroporto all’altezza delle sue necessità e delle potenzialità del suo territorio: questa mattina è stato inaugurato il nuovo terminal passeggeri che inizierà a operare dalla prossima settimana con i primi voli test, cioè per fasi, fino ad andare a regime dal 31 di ottobre. I lavori del cosiddetto progetto Romeo sono all’80 per cento, sono stati già investiti oltre 50 milioni sugli 80 milioni complessivi previsti. Questa mattina, dopo anni di dibattiti, anche di polemiche e contrasti, sia tra i veronesi, sia con Save che è il partner strategico che ha la maggioranza relativa, per le strategie di sviluppo si respirava una comprensibile aria di soddisfazione con il presidente di save Enrico Marchi, il presidente della Regione Luca Zaia, il sindaco di Verona Damiano Tommasi, il presidente della Catullo Spa Paolo Arena e il presidente della Camera di commercio Giuseppe Riello, le amministratrici delegate Monica Scarpa e Alessandra Bonetti, il presidente della Provincia Flavio Pasini, l’assessore regionale ai Trasporti Elisa de Berti, il vescovo Pompili e molti altri ancora. Del resto, giusto 10 anni fa l’aeroporto Catullo rischiava concretamente di portare i libri in tribunale per i dichiarare fallimento e nel luglio 2014 veniva stipulato l’accordo per l’ingresso di Save, che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso, per creare il polo aeroportuale del Nordest. una iniezione di capitali e di know how che nel tempo sta dando risultati e che ha consentito negli ultimi due anni di affrontare due aumenti di capitale molto consistenti per affrontare i lavori di ampliamento e ammodernamento dell’aeroporto che, in base ai dati forniti dal presidente Paolo Arena, quest’anno chiuderà a 3,7 milioni di passeggeri e con la nuova struttura arriverà a 5 milioni. E soprattutto l’aeroporto dovrà essere pronto per accogliere turisti e atleti per le Olimpiadi invernali del 2026 che si svolgeranno nel comprensorio Milano-Cortina e vedranno la cerimonia di chiusura in Arena a Verona. “Nell’estate 2025 -assicura Paolo Arena- tutto sarà completato”.
Già spesi 50 milioni su un totale di 80. Aumentano la superficie, i banchi di accettazione (da 40 a 46), i gate di imbarco (da 13 a 19)
I DATI TECNICI. Il cantiere del progetto Romeo è iniziato tre anni fa, oggi è stata inaugurata la nuova area Security, laddove cioè vengono controllati i bagagli. L’area partenze è stata completamente riqualificata e allargata: i passeggeri una volta entrati nella hall, dovranno salire al primo piano e troveranno i nuovi macchinari per il controllo bagagli con apparecchiature di ultima generazione che consentiranno di poter lasciare i device elettronici nel trolley.La superficie dell’area partenze passa così dagli attuali 24.840 metri quadrati a 36.370 con un aumento di oltre 11.500 metri e cui si aggiungerà la ristrutturazione di oltre 10mila metri quadrati di aree già esistenti.I banchi di accettazione passano dagli attuali 40 a 46 postazioni; nuove sale d’imbarco al primo piano passando dagli attuali 13 a 19 gate con la realizzazione di tre torrini ai quali si potranno agganciare i finger per gli imbarchi dei passeggeri. Se utilizzare o meno i finger, va precisato, è una decisione a discrezione della compagnia aerea, perché hanno un costo. Nuovo sistema per il controllo dei bagagli da stiva di ultima generazione, nuovo sistema di lettura delle carte di imbarco. Gli interventi realizzati finora sono l’avancorpo landside in vetro e acciaio; nuovi banchi check in (realizzati 22 dei 46 previsti). E finalmente c’è il collegamento diretto tra area partenze e area arrivi evitando così ai passeggeri di dover uscire all’aperto.Verrà creata infine una nuova galleria commerciale con nuovi negozi e apertura di punti di ristorazione. Sulla copertura dell’edificio saranno installati 200 moduli fotovoltasici, l’illuminazione è a led ad alta efficienza e i materiali usati per i lavori edili provengono da materiali riciclati nella misura del 40% e a loro volta riciclabili: tanti accorgimenti che consentiranno di abbattere il fabbisogno energetico. Interessanti i molti aspetti emersi nel corso della inaugurazione, in particolare il collegamento ferroviario con la stazione di Porta Nuova e con il lago di Garda: la pratica sta andando al ministero dei Trasporti (Salvini) per chiedere di finanziare il progetto definitivo.
GLI INTERVENTI. Enrico Marchi, presidente di Save: “Piove ma oggi è una bella giornata : siamo molto soddisfatti che dopo due aumenti di capitale con i quali abbiamo sostenuto e accelerato questo investimento si sia arrivati all’inaugurazione del nuovo terminale del Catullo che nel polo Nordest è l’aeroporto che cresce di più. E’ questa la conferma del ruolo svolto da Save in questi anni, a volte magari non siamo stati capiti, per aggiungere voli, nuove destinazioni, frequenze”. “I tempi di realizzazione sono rispettati- sottolinea Marchi-. E soprattutto noi a differenza dei nostri competitor più vicini siamo per una crescita costante, duratura e sostenibile dall’infrastruttura anche a lungo termine. Si deve crescere ma tenendo d’occhio la sostenibilità economica per avere sempre risorse disponibili altrimenti si tratta di una crescita drogata per cui alla fine il 90% del valore va alla compagnia aerea e solo il 10% all’aeroporto”.
Il collegamento ferroviario da Salvini. Sia in direzione Stazione Porta Nuova sia verso il lago di Garda. Analisi di Rfi positive
Ogni riferimento a Bergamo e Bologna è solo malignità. Ma è vero che Save, come si legge sui giornali, sta preparando insieme con i fondi di investimento di F2i un disegno che si allarga anche ad altri aeroporti italiani? “Ho visto anch’io che sono usciti dei gossip”, dice così Marchi, “ma preferisco guardare alla concretezza di questi progetti come quello del Catullo e come il collegamento ferroviario per il Marco Polo di Venezia: Rfi ci ha garantito che sarà pronto per le Olimpiadi 2026”. COLLEGAMENTO FERROVIARIO. E il presidente Luca Zaia ha confermato che anche per il catullo “stiamo lavorando per il collegamento ferroviario tra l’aeroporto, la stazione di Verona e il Lago di Garda per una interconnessione su ferro tra Catullo e le linee Verona-Mantova e Milano-Venezia e l’intera direttrice nazionale del Brennero”. Ma Zaia ha ricordato soprattutto l’indotto economico generato da un aeroporto sul territorio: “Grazie per questo investimento: ogni milione di passeggeri sono 2-3 mila posti di lavoro, senza gli aeroporti saremmo tutti più poveri perché generano grande economia”. E ha poi ricordato, “a chi a Verona non ci credeva”, che le Olimpiadi invernali “arrivano in Veneto grazie a Zaia e che proprio per combattere questo scetticismo la cerimonia di chiusura olimpica si terrà all’Arena di Verona”. Quindi l’amministratore delegato della Catullo Spa Alessandra Bonetti ha fornito i dettagli tecnici dell’intervento Romeo, sottolineando che lo scalo è sempre rimasto aperto e operativo anche se “con i muratori in casa” e addirittura durante i lavori si è registrata una crescita del +15% per il 2023 sul 2022 mentre quest’anno siamo al +7% sul 2023. “Per un giorno, diciamo che è Veneto pride, anzi Catullo pride: orgoglio tutto nostro”. L’assessore regionale ai Trasporti Elisa De Berti ha confermato che è partita per il ministro Salvini la richiesta di finanziare la progettazione del collegamento ferroviario “che coinvolgerà anche il lago di Garda perché l’80 per cento dell’utenza del Catullo è turistica e quindi va agganciata l’area del Garda, tanto che le analisi costi-benefici svolte da Rfi per questo collegamento ferroviario è molto, molto positiva”. E gli incontri con i Comuni interessati per definire il tracciato ferroviario, da Sommacampagna a Villafranca per finire a Verona, sono già stati svolti e conclusi.
Grandi attese per le Olimpiadi 2026. L’aeroporto una volta ultimati i lavori nell’estate 2025, potrà accogliere 5 milioni di passeggeri
“Quello di oggi è un grande risultato di squadra”, ha ribadito il presidente della Catullo Spa Paolo Arena che ha voluto ringraziare Save e il suo presidente Enrico Marchi per “la visione che ha portato a creare il Polo aeroportuale del Nordest all’interno del quale il Catullo sta esprimendo al meglio le sue potenzialità in termini di traffico e di evoluzione infrastrutturale”. Arena inoltre ha voluto ringraziare “tutti i soci della Catullo che hanno sostenuto questo progetto di sviluppo. Noi qui vogliamo creare efficienza ed efficacia affinché sia il passeggero che le compagnie aeree si trovino bene e vogliano venire a trovarci e a operare con noi”. Ma arrivare a questo traguardo, va detto, non è stato facile dal punto di vista del consenso societario, degli accordi territoriali, dei rapporti tra Verona e Venezia per cui il risultato è ancora più importante. Il sindaco Damiano Tommasi è stato molto franco: “L’inaugurazione di oggi va nella direzione auspicata per il catullo, un aeroporto che deve crescere e deve essere potenziato perché questo è quello che chiede il territorio. Non per caso abbiamo molte aspettative per questo aeroporto in vista delle Olimpiadi invernali. E discuteremo ancora tra soci sulle prospettive e gli investimenti da fare”. Alla fine, la benedizione del vescovo Domenico Pompili alla nuova struttura. MB