Il terrore e l’agonia di cinquantacinque giorni si presentano nella forma dell’epilogo più tetro, all’interno del bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata poco distante dalle sedi di Democrazia Cristiana e PCI. Di quello che è passato alla storia come “il caso Moro” si è detto, scritto e visto molto: prima i giornali, poi libri, dibattiti, programmi tv, documentari, film, pièce teatrali; tentativi più o meno riusciti di ricostruire – alcuni con minuzia, altri meno – la storia di uno dei casi che più ha sconvolto il nostro paese. Già nel 2003 con il film “Buongiorno, Notte”, il regista Marco Bellocchio aveva deciso di discostarsi dai didascalismi della canonica ricostruzione dei casi di cronaca, raccontando gli anni di piombo attraverso gli occhi di Chiara (Maya Sansa), un’ex brigatista che aveva partecipato al rapimento di Moro. Con “Esterno Notte”, serie tv uscita al cinema in due parti lo scorso maggio, Bellocchio torna ad occuparsi della cattura e della prigionia dell’ex Presidente del Consiglio, e lo fa attraverso uno sguardo ancora più intenso, minuzioso, personale. Nel corso delle sei parti che compongono “Esterno Notte”, la telecamera si insinua insistentemente nella mente di ben sei personaggi diversi, rendendoci partecipi delle loro storie, ma anche – soprattutto – dei luoghi più intimi della loro psiche. L’episodio iniziale, incentrato su Moro nei giorni precedenti al suo sequestro, è dunque la tesserina iniziale di un domino strampalato, a tratti decisamente surreale, che finisce col far tentennare e cadere anche gli altri personaggi investigati dalla lente vigile della telecamera (tra i quali troviamo Eleonora Moro, Papa Paolo VI, Francesco Cossiga, i brigatisti). Al centro della narrazione non il “Caso Moro”, bensì l’angoscia, la paura, i segreti, le emozioni più nascoste di tutte le persone coinvolte, restituiti magnificamente da una fotografia (firmata Francesco Di Girolamo) inquietante, ossessiva, scandita dalle cupe atmosfere degli anni di piombo. «Tutto ciò che è vero è anche falso» ha affermato Bellocchio durante il Festival di Cannes, dove “Esterno Notte” ha raccolto un’entusiasta standing ovation. Il regista e i suoi co-sceneggiatori (Stefano Bises, Ludovica Rampoldi, Davide Serino) si sono giocati il tutto per tutto con una sceneggiatura che, seppur esplicitamente romanzata, riesce a raccontare in maniera coinvolgente ed emozionante uno dei periodi più bui della storia Italiana. Una nota di merito va al cast, capitanato da un mastodontico Fabrizio Gifuni (impressionante la sua somiglianza con Moro), al quale si affiancano le superlative performance di Fausto Russo Alesi (Cossiga), Margherita Buy (Eleonora Moro) e Toni Servillo (Paolo VI). “Esterno Notte” sarà trasmesso in esclusiva su Rai 1 in prima serata il oggi, domani e giovedì. I primi due episodi sono disponibili su Rai Play dal 12 novembre. Imperdibile.
Martina Bazzanella