Il caso Agsm infiamma la politica veronese. Dopo qualche giorno di attesa, ecco l’intervento dell’ex sindaco Sboarina. “Due sono gli aspetti da tenere in considerazione nella vicenda Agsm Aim”, spiega Sboarina. “ Entrambi bellamente trascurati dal sindaco Tommasi. Il primo riguarda la solidità aziendale che, per Agsm Aim così come per tutti i i gruppi che devono stare sul mercato, significa credibilità. Bene, con questa tempesta dilettantesca, oggi il Gruppo sta vivendo un crollo di fiducia e il rischio bancario, nel senso che gli istituti di credito stanno guardando con preoccupazione alle turbolenze in corso.
Il secondo aspetto è strettamente legato al primo e riguarda la competenza amministrativa. Anche su questo fronte c’è il disastro sulle procedure. Revoche, convocazioni di assemblee, apertura dei
termini prima ancora di aver risolto i problemi. Purtroppo un dilettantismo amministrativo e un
disprezzo delle regole che fa solo male all’azienda e che aumenta l’impressione di instabilità e incertezza generale, quella appunto che preoccupa le banche e i cittadini ma che soprattutto compromette la crescita, unica leva per riversare i benefici sui veronesi.“
Da registrare anche l’intervento di Italia Viva, il gruppo veronese che fa capo a Calenda e Renzi, guidato dal sindaco di Garda Davide Bendinelli. “La politica veronese è, purtroppo, abituata a dividersi su Agsm. Questa volta, non basta che si tratti della nuova Agsm-Aim. Anzi, paradossalmente, la novità è che, partita all’ombra di Monta Berico, la baruffa vede tornare nuovamente protagonisti i Montecchi e i Capuleti, con i vicentini che stanno a guardare.
Ha ragione chi sostiene che così facendo si fa del male alla più importante delle aziende controllate dai due Comuni. Peccato che anche chi lo sostiene sia tra i responsabili del livello della discussione.
Non essendo noi presenti né in consiglio comunale né nei consigli di amministrazione, non vogliamo addentrarci nei verbali o negli eventuali buchi nella comunicazione tra tutti i soggetti interessati alla vicenda”
“Certo, prosegue Bendinelli, se vieni nominato presidente o consigliere d’amministrazione in un’azienda locale pubblica e, a torto o a ragione, ti dicono che non hanno più fiducia in te, ne trai le conseguenze e prima te ne vai e poi, se ritieni di aver subito un torto, ti difendi in tutte le sedi. Altrimenti non puoi sottrarti alla critica di essere attaccato alla poltrona. Sei un civil servant, te ne vai, proprio per non danneggiare l’azienda. Esattamente come ha fatto il precedente presidente quando ha capito che l’allora sindaco Sboarina non era più in grado di confermargli la fiducia.
Casali: “Evidenziate alcune criticità”
“Certamente i sindaci Tommasi e Rucco soci di Agsm Aim, saranno orgogliosi dell’operato del CdA che ha svolto un importante lavoro a tutela della società” così il presidente Stefano Casali. “L’indagine condotta”, ha detto, “su delega dell’intero CdA, dal consigliere Fabio Sebastiano, che a sua volta si è avvalso di professionisti indipendenti, autonomi e di indiscussa professionalità, ha evidenziato alcune criticità in merito all’operato della direzione. Peraltro il Sindaco Tommasi,ha chiesto la revoca solo dello scrivete e dalla consigliera Vanzo. Tutti i documenti sono , come sempre, a disposizione di Tommasi e Rucco, ed ovviamente sono pronto ad illustrare ai sindaci i risultati”.
“Ora”, conclude, “auspico che in tutte le sedi preposte siano ampiamente intraprese tutte le iniziative ed azioni per accertare gli eventuali profili di responsabilità sulle condotte oggetto di analisi. Lascio ora, orgogliosamente e doverosamente cristallizzati ai soci tutti gli elementi necessari per le loro aggiornate valutazioni di competenza”.
Tosi insiste, mette Casali nel mirino. Verona Domani difende il Presidente: “Tosi dice il falso, Quaglino scelto da tutti”
Flavio Tosi, non molla sull’affare Agsm Aim. Tosi ricorda che “Casali è stato nominato dall’ex Sindaco Sboarina, ed è espressione della vecchia maggioranza. Ed è Casali che ha attribuito i poteri di consigliere delegato del Cda all’ingegner Quaglino, che non viene da Marte, sebbene ora Casali lo disconosca a seguito di una guerra interna che forse si è scatenata per alcuni tentativi di assunzione dei soliti amici degli amici che Quaglino ha stoppato”. Tuttavia, dice Tosi, “ci sono alcune verità incontrovertibili: il Cda presieduto da Casali e con Casali presente ha ascoltato, accettato e avallato
l’operazione Compago in ben quattro sedute, il 12 luglio, il 14 luglio, il 20 luglio e il 29 luglio, quando addirittura c’è stata l’approvazione unanime del Cda e proprio Casali ha ringraziato Quaglino per l’ottimo lavoro svolto. Infatti è del 17 agosto la delibera di Agsm Energia, società del gruppo Agsm-Aim che su incarico della holding ha concluso l’operazione Compago”.
Pertanto, spiega Tosi, “ora negare l’evidenza come fanno Casali, la Vanzo e la vecchia maggioranza dell’ex Sindaco Sboarina vuol dire scherzare con il fuoco, perché significa smentire una verità dei fatti, recando così danno alla stessa Agsm-Aim”.
Immediata la replica di Verona Domani, gruppo di cui fa parte il presidente Casali. “Il sindaco Tommasi continua la sua serie di gaffe, di atti poco chiari, di iniziative al limite della legittimità. Rifiuta di incontrare i consiglieri del gruppo di Vicenza, non risponde alle domande dei consiglieri comunali. Un atteggiamento davvero inspiegabile, che non ha eguali nel recente passato amministrativo di Verona. È inoltre opportuno rispondere al consigliere comunale Flavio Tosi, il consigliere delegato Stefano Quaglino non è stato scelto dal presidente Casali. “
Lo afferma Verona Domani, che interviene sulla richiesta di rinvio del Cda di Agsm AIM previsto per oggi da parte del primo cittadino.
“Bene ha fatto il presidente Casali a confermare la data del Cda, quello di Tommasi è infatti un atto arrogante e inaccettabile. Un’indebita ed inopportuna ingerenza da parte del sindaco, che denota ancora una volta un mix tra inesperienza ed “ignoranza” amministrativa e delle basi che regolano statuti, adempimenti e rapporti tra il Comune e le sue partecipate. Qualche assessore o dirigente spieghi a Tommasi che non compete infatti a lui la convocazione dei consigli di amministrazioni, bensì ai membri dei Cda del gruppo”.
Sulla questione Quaglino interviene anche il consigliere comunale del gruppo Verona Domani, Paolo Rossi: “Il consigliere delegato è stato selezionato in una rosa di nomi tecnici che una società apposita aveva indicato. Quindi Tosi afferma il falso. Dovrebbe essere meritorio che una parte politica, il centrodestra, nonostante abbia indicato il nome del manager, sia critica sul suo operato e chieda chiarimenti. Molto più grave è l’atteggiamento da parte di chi questi chiarimenti vuole impedirli. Ovvero il sindaco Tommasi”.
Integrato l’ordine del giorno
Il cda di Agsm Aim Holding ha integrato l’ordine del giorno dell’assemblea del 7 dicembre richiesta dal Comune di Verona anteponendo ai punti già indicati la revoca per giusta causa del’ing. Quaglino e la delibera dell’azione di responsabilità dell’amministratore e consigliere delegato.