Il cuore della cultura d’Oriente sarà al centro del prossimo Carnevale di Venezia che, quest’anno, celebra i 700 anni dalla morte di Marco Polo con un evento nell’evento per scoprire e vivere le vere tradizioni e arti dell’antica Cina: dal 2 al 13 febbraio si susseguiranno tra i luoghi principali di Mestre e Venezia sfilate, danze, canti e laboratori gratuiti aperti al pubblico per immergersi nell’autentica tradizione e cultura cinese in occasione della grande festa di fine anno. Il 2024, infatti, non festeggia unicamente la scoperta dell’Estremo Oriente da parte del grande esploratore veneziano, ma coincide anche con l’ingresso nel potente anno del Drago per il popolo del Sol Levante, caratterizzato da cambiamenti, opportunità e fortuna.
Onore e onere della “Associazione per la Promozione della Cultura e del Turismo Italia-Cina” (ICCTPA), ente no profit veneziano nato nel 2023, organizzare tutti gli eventi dedicati alla “Magia del Capodanno Cinese” all’interno del Carnevale di Venezia 2024, con il supporto organizzativo di Vela (Gruppo AVM Spa) e del Comune. La spettacolare danza del dragone e l’adrenalinica danza dei leoni segneranno l’ingresso nel nuovo anno il 9 febbraio quando, nel pomeriggio, partirà l’imponente parata per le vie pedonali di Mestre: i mitici animali procederanno festosi affiancati da bambini e ragazzi in abiti tradizionali con lanterne alla mano per celebrare, insieme al pubblico, un vertiginoso countdown verso la mezzanotte cinese (ore 17 locali) spinti dall’allegria di artisti, musicisti e proiezioni che terranno alta l’energia fino alle 00.00 italiane portando il pubblico dentro le magiche atmosfere del Capodanno. A Venezia, invece, Campo San Polo sarà allestito a tema per l’evento, mentre l’arsenale ospiterà spettacoli di arte cinese. “Vogliamo aprire un nuovo varco che faccia incontrare la cultura cinese con quella italiana”, ha affermato il presidente ICCTPA, Liu Ronglin: “L’obiettivo è invitare i cittadini italiani a conoscere la vera tradizione cinese attraverso i nostri riti, scoprendo gli antichi valori d’Oriente, per favorire un reale e proficuo processo di integrazione che, fino a oggi, è stato limitato”.
Il Museo del 900 (M9) ospiterà parte dei numerosi laboratori, per fare esperienza diretta di alcune delle pietre miliari della cultura d’Oriente: scoprire l’antica arte calligrafica grazie alla scrittura con pennello e inchiostro, prendere parte all’originaria cerimonia del tè nel rispetto del fondamentale principio dell’armonia, dipingere con lo zucchero, sperimentando un metodo nato per i sacrifici delle cerimonie religiose della Dinastia Ming: difficile, delicatissimo e deperibile, tanto che l’opera si può mangiare. Musica e poesia saranno ulteriori vie attraverso le quali esplorare i mondi che tanto hanno affascinato Marco Polo: strumenti tipici cinesi come l’erhu, il violino, la pipa, il liuto, il dizi e lo xiaio, i flauti, e il guzheng, una particolare cetra, daranno il via a commoventi o vivaci concerti alternandosi alle letture, in versi, espressione dell’anima di questa millenaria cultura.