Il Camploy riapre finalmente le porte Sabato prossimo lo spettacolo sarà “Callas” di Ersiliadanza. E giovedì ecco la musica

Le porte del Camploy si riaprono e i riflettori tornano a riaccendersi dopo 7 mesi di buio. In attesa della stagione estiva al Teatro Romano, l’Amministrazione comunale dà un segnale di speranza e ripartenza alla città e al settore degli spettacoli dal vivo, programmando due serate straordinarie. Eventi ripresi dai cartelloni delle storiche rassegne L’Altro Teatro e Città del Jazz, sospese a causa della pandemia.
Sabato prossimo, sul palcoscenico del Camploy “Callas” di Ersiliadanza. Mentre la settimana successiva, giovedì 27 maggio, “Musical Songbook ed Emozioni Italiane” della Big Band Ritmo Sinfonica. Al momento entrambi gli spettacoli sono programmati alle ore 19.45, per consentire al pubblico di rientrare a casa prima del coprifuoco.
Il teatro ospiterà 136 spettatori a serata, un terzo rispetto alla capienza massima di 389 posti, che dovranno rispettare tutte le misure antiCovid, e quindi distanziamento e mascherina obbligatoria. Il Camploy era stato chiuso a marzo 2020 con il primo lockdown. Dopo l’estate era stata riprogrammata la stagione autunnale e invernale, con il recupero degli spettacoli saltati. Cartellone che ha registrato il sold out di Macbettu, lo scorso 21 ottobre, rimasto l’unico spettacolo andato in scena in quanto, qualche giorno dopo, tutti i teatri hanno dovuto sospendere la loro attività in ottemperanza del Dpcm del 24 ottobre 2020.
E, questa mattina, a riaprire simbolicamente le porte del Camploy dopo mesi di chiusura, erano presenti l’assessore alla Cultura Francesca Briani e il direttore artistico degli spettacoli del Comune di Verona Carlo Mangolini. Insieme a loro anche Laura Corradi di Ersiliadanza, Paolo Girardi della Big Band Ritmo Sinfonica e Stephanie Ocean Ghizzoni, cantante e ospite della seconda serata.
“Finalmente riapriamo il nostro teatro, ovviamente in totale sicurezza – ha detto Briani -. Queste due serate vogliono essere un messaggio di speranza, un modo per proiettarci alla stagione estiva con entusiasmo e rilanciare un intero settore, oltre che il sistema dello spettacolo cittadino. In questi mesi di sospensione della attività dal vivo non abbiamo mai smesso di lavorare per farci trovare pronti quando la disposizioni governative ci avessero consentito di riprendere, ed eccoci qua. Abbiamo voluto riaprire simbolicamente le porte del Teatro nel mese di maggio con due appuntamenti legati ad altrettante rassegne storiche”.
“Riprendiamo idealmente il rapporto con il pubblico, interrotto lo scorso ottobre, proprio là dove lo avevamo lasciato sospeso – ha proseguito Mangolini -. E riattiviamo i due cartelloni che da sempre caratterizzano la programmazione del Teatro Camploy. Ora c’è davvero bisogno della presenza degli spettatori, ecco perché il mio augurio è che le persone ci seguano in questa nuova avventura, partecipando attivamente a due serate di spettacolo così importanti per tutti i lavoratori del settore e le persone coinvolte nella loro realizzazione”.