Il Caldiero di mister Christian Soave cade in casa allo stadio Gavagnin-Nocini per 2-0 contro l’Alcione Milano. E’ stata una partita ben giocata e ben preparata da parte dei termali che hanno effettuato una pressione molto alta e un ottimo gioco e fraseggio palla a terra soprattutto grazie alle combinazioni sulla fascia destra tra Marras e Fasan. E proprio loro due al 33° creano la prima grande occasione per i gialloverdi quando dopo un’ottima combinazione con Fasan, Marras mette un cross rasoterra in mezzo per capitan Zerbato che da pochi passi non riesce a trovare la porta. Ma la partita cambia pochi minuti dopo quando il direttore di gara estrae il secondo giallo (piuttosto generoso) nei confronti del difensore centrale Gobetti che lascia i suoi in 10. Nonostante l’inferiorità numerica il Caldiero non rinuncia a giocare e ad inizio ripresa Fasan ha un’enorme occasione per passare in vantaggio ma con una super parata il portiere lombardo Bacchin mette in corner. L’assenza di Gobetti sulle palle alte si fa sentire e al 13° L’Alcione passa in vantaggio grazie a Palombi che, tutto solo sul secondo palo, sfrutta al meglio un cross morbido proveniente dalla destra. Tuttavia la reazione del Caldiero non si fa attendere e più volte i termali vanno vicini al pareggio con Quaggio (subentrato a Zerbato) che però non riesce a trovare lo specchio della porta. E per un Caldiero che non capitalizza le occasioni avute c’è un Alcione che alla prima occasione buona raddoppia grazie al colpo di testa di Pirola dopo azione da calcio d’angolo. La squadra veronese ha molto da recriminare soprattutto per la gestione dei cartelli da parte del direttore di gara, ma Soave non cerca alibi: “Non mi piace parlare degli episodi arbitrali – ha detto il tecnico – ma ci sono stati falli più violenti dell’espulsione che non sono stati sanzionati. Non mi piace trovare alibi, tuttavia l’espulsione ha condizionato la gara anche se abbiamo fatto bene anche con un uomo in meno”. Differenza sostanziale tra le due compagini è stata la capacità di capitalizzare le occasioni create: il Caldiero ha giocato e ha creato molto, ma al momento del dunque la poca precisione sotto porta degli avanti termali ha permesso alla squadra lombarda di rimanere in partita. L’Alcione invece, nonostante la poca mole di gioco creata ha avuto due sole occasioni e le capitalizzate nel migliore dei modi condannando la squadra veronese alla seconda sconfitta consecutiva. “Abbiamo prodotto e giocato con personalità – ha concluso Soave – ma ci è mancata un po’ di cattiveria e incisività negli ultimi metri. Disfatta enorme invece per il Legnago di Gastaldello che allo stadio Libero Liberati di Terni subisce ben 8 gol in una partita a senso unico in cui la difesa biancoazzurra è andata parecchio in difficoltà sia sui palloni messi in profondità che sul fraseggio veloce messo in campo dalla Ternana. Per un Legnago spaesato e mai in partita si tratta della sesta sconfitta consecutiva in campionato. La squadra ha la peggior difesa dei tre gironi di Serie C con ben 18 reti subite e il destino di mister Gastaldello è appeso fin da subito segnato . In mattinata è arrivata la notizia dell’esonero. Sconfitta anche per la Virtus di Gigi Fresco che allo stadio Euganeo contro il Padova passa in vantaggio dopo pochi minuti grazie alla rete di Mehic dopo un gran traversone dalla destra di Calabrese, ma che poi subisce la rimonta padovana e con i gol di Bianchi, Villa, Spagnoli e Liguori che chiudono il risultato sul 4-1. Pessima la prestazione del portiere della Virtus Sibi che con due interventi non irresistibili su due tiri dalla distanza regala i due gol che danno il via alla rimonta padovana. “Quando prendi due gol come quelli che abbiamo preso diventa difficile – ha detto l’allenatore della Virtus Gigi Fresco -, il morale cala’. Virtus che ora si prepara alla sfida di domenica contro l’Atalanta U23 in cui sarà fondamentale tornare a fare punti.
Giulio Ferrarini