Ecco il nuovo protocollo. L’impianto resta lo stesso. Ha validità per 15 giorni. C’è un luogo che va indicato in cui si svolgerà il ritiro e un gruppo squadra da comunicare. Tre o quattro giorni prima dell’inizio del ritiro blindato andranno fatti tamponi rapidi e test sierologici. Controlli che verranno ripetuti all’inizio delle seconda settimana. Anche se non è affatto specificato come non si graverà sulla comunità.
E’ evidente che nelle regioni dove mancano i reagenti (vedi la Lombardia dove ci sono 4 squadre) questo sarà un grosso problema. Inoltre i calciatori dovranno sottoporsi ad una nuova visita di idoneità sportiva. Nel caso ci sia un positivo verrà isolato e la squadra sarà posta in quarantena con sospensione degli allenamenti fino alla ripetizione dei test. Nella prima settimana si deve proseguire l’allenamento individuale con la possibilità di fare piccoli gruppi (massimo 7-8).
«Un passaggio fondamentale per tutto il calcio italiano», commenta così il Presidente della FIGC Gabriele Gravina l’approvazione da parte del Governo del cosiddetto Decreto Rilancio, al cui interno sono contenute misure urgenti proposte dalla Federcalcio per attutire il danno economico generato dall’emergenza Covid-19 e porre le basi per il rilancio dell’intero settore. «Con l’adozione di questi importanti provvedimenti – continua Gravina -, per i quali ringrazio il premier Conte, l’intero Esecutivo e in particolare i ministri Spadafora e Gualtieri, possiamo guardare al futuro con maggiore fiducia».
Nella seconda settimana via alle partitelle. La responsabilità civile e penale resta ai medici. Sono 5 le determinazioni, entrate nell’articolato del decreto governativo licenziato dal Consigli dei Ministri di oggi, che hanno un diretto impatto sul movimento calcistico: 1) l’ulteriore rinvio dei pagamenti contributivi e fiscali al mese di settembre; 2) la sospensione dei canoni di locazione e dei diritti di superficie per gli impianti sportivi (anche di Serie A); 3) il riconoscimento della Cassa Integrazione per i contratti dei lavoratori sportivi fino ad un massimo di 50 mila euro lordi; 4) l’istituzione del Fondo Salva Sport con una quota percentuale sul totale della raccolta per le scommesse sportive; 5) l’abbreviazione dei gradi e dei tempi della giustizia sportiva (direttamente il Collegio di Garanzia dello Sport e successivamente il Tar e il Consiglio di Stato) in caso di contenziosi generati dalle decisioni che sono possibili adottare in deroga alle vigenti disposizioni dell’ordinamento federale sulla determinazione delle classifiche in caso di interruzione dei campionati della stagione 19/20 e quindi sulla determinazione degli organici per la stagione 20/21.
«Come tutti gli altri settori produttivi e occupazioni del nostro Paese – conclude il presidente della FIGC –, il calcio italiano sta pagando un costo altissimo a causa del Coronavirus, ma grazie al lavoro svolto di concerto con le istituzioni, confidando in una graduale ripresa, stiamo gettando le basi per impedire che diventi un’emorragia insanabile».