Dopo la seconda notte nella casa circondariale di Montorio, Filippo Turetta attende la visita del suo difensore, il professor Giovanni Caruso per preparare l’interrogatorio di garanzia che si terrà domani, martedì, alle 10. Sabato scorso, come aveva spiegato il legale, c’è stato un incontro “conoscitivo” tra i due, senza entrare nel merito delle accuse di aver sequestrato e ucciso Giulia Cecchettin. Si tratterà di discutere sulla strategia da adottare cioè, se rispondere alle domande del gip Benedetta Vitolo, oppure avvalersi della facoltà di non rispondere o rendere dichiarazioni spontanee. Dopo quanto detto alla Polizia tedesca, che non ha alcun valore giuridico essendo stato reso senza la presenza di un difensore, Turetta dovrebbe essere chiamato a raccontare la sua versione dei fatti, riempiendo i buchi che ancora sono presenti nella ricostruzione dei fatti. Nell’interrogatorio di garanzia a Turetta potrebbero essere contestati dalla Procura anche elementi emersi dopo l’ordinanza cautelare del 20 novembre. A quanto viene spiegato da una fonte qualificata “il capo d’imputazione è fluido”, non cristallizzato alle accuse di sequestro di persona e omicidio aggravato dal vincolo affettivo tra il ragazzo e Giulia Cecchettin. Dunque, sempre che Turetta non opti per la facoltà di non rispondere o per rendere dichiarazioni spontanee, il pm Andrea Petroni, dopo che il gip avrà esaurito le sue domande, potrebbe incalzare l’indagato con quesiti attinenti alle novità investigative. Al momento il capo d’imputazione non contiene l’aggravante della premeditazione. Negli interrogatori di garanzia è prassi che, dopo le domande del giudice, anche la Procura e la difesa possano porre le loro. Dopo l’interrogatorio, domani e anche nei prossimi giorni, l’avvocato Giovanni Caruso potrebbe presentare delle istanze, tra cui quella per avere i domiciliari o per sollecitare una perizia psichiatrica con la formula dell’incidente probatorio. Attualmente si trova ricoverato nel reparto infermeria di Montorio. Controllato a vista 24 ore su 24. Per ora non potrà vedere i suoi genitori che dovranno attendere l’interrogatorio di garanzia. Dall’interno della casa circondariale emergono solo alcune circostanze secondo le quali avrebbe parlato con il cappellano. L’attenzione mediatica si concentra intanto sul ritrovamento di un libro a colori trovato vicino al cadavere di Cecchettin si chiama Anche i mostri si lavano i denti. Lo ha realizzato nel 2020 una disegnatrice di Bassano del Grappa che si chiama Jessica Martinello con la collaborazione di Gregoire Mabire. Il volume è destinato ai bambini di tre anni. Insegna a lavarsi i denti. Il ritrovamento è considerato significativo perché Cecchettin dopo la laurea si era iscritta a una scuola di grafica. E sognava proprio un futuro da disegnatrice per l’infanzia. L’ultima copia venduta nel centro commerciale in cui sono andati i due ex fidanzati risale al 24 agosto. Una delle tesi è che quel libro glielo avrebbe regalato proprio Turetta. Che nel canalone vicino al lago di Barcis avrebbe lasciato un’altra ventina di oggetti.