E’ la riprova che i blocchi alla circolazione delle auto non servono a nulla o quasi. In tempi di pandemia, con gli spostamenti ridotti all’osso, lockdown totali e parziali, la gente tappata in casa, il lavoro dal salotto e la vita sociale azzerata, 35 città italiane hanno superato il limite fissato per le pm10. Verona è al 13 esimo posto. Legambiente ha emanato un comunicato per dire che “il Paese è indietro sui provvedimenti da mettere in campo per contrastare l’inquinamento atmosferico” e che “servono misure più coragiose e concrete”. E’ chiaro che un problema esiste e Legambiente fa bene a sottolinearlo ogni volta che ne ha l’occasione. Il punto è un altro: le amministrazioni dovrebbero decidersi una volta per tutte a mettere fine a divieti assurdi che non portano alcun beneficio all’aria che respiriamo, se non nei giorni immediatamente seguenti. Ma i sacrifici, lo capisce chiunque, non sono minimamente comparabili al risultato. Ci auguriamo che la pandemia abbia almeno insegnato questo a chi guida le città. Perseverare sarebbe diabolico. Si pensi invece a incentivi per le industrie che inquineranno meno grazie a fonti energetiche alternative.