La sfilata dei carri? Dopo Pasqua, se va bene. E’ la clamorosa ipotesi che emerge da Palazzo Barbieri alla luce dei tantissimi eventi delle prossime settimane che lasciano poco spazio ad altre novità. Si terrà infatti la prossima settimana il tavolo tecnico tra Comune e comitato del Bacanal per cercare una data nella quale recuperare la sfilata dei carri che era stata annullata venerdì 9 febbraio a causa della pioggia (?) per decisione del Bacanal stesso, poco prima della partenza del corteo.
Una decisione mai presa prima nella storica e gloriosa tradizione del Carnevale, che si è sempre svolto con qualsiasi tempo, decisione che come abbiamo scritto su queste pagine venerdì stesso, è stata presa probabilmente per evitare problemi di organizzazione: nella riunione del Comitato sicurezza era stato chiesto chiaramente da questore e prefetto che il Bacanal garantisse 60 persone per la sicurezza, evitando che si ripetessero gli episodi del passato quando all’ultimo momento si doveva correre ai ripari.
Evidentemente non è riusciti a trovare le risorse adeguate e quindi si è preferito annullare la sfilata con la scusa della pioggia (poca) per la delusione (tanta) di bambini e famiglie e l’arrabbiatura delle scuole che avevano modificato gli orari proprio per la sfilata. Ma sul fronte sicurezza, avevano detto questore, prefetto e la stessa assessora Marta Ugolini, non si poteva scherzare, anche perché come ha detto stamattina il questore Massucci in occasione del Carnevale si sono registrati tra giovani e giovanissimi comportamenti prevaricatori e aggressivi che non vanno sottovalutati.
E così ora la città si avvita sul Carnevale in un dibattito che è lo specchio dei tempi e fa venire a galla la necessità di una organizzazione professionale per le manifestazioni così impattanti. Anche per questo è difficile trovare una data adeguata in mezzo alla complessa macchina organizzativa degli eventi veronesi.
Tra G7, Vinitaly ed eventi Papà del gnoco resta a piedi
Il 14 marzo cade il G7 industria e spazio, a fine marzo ci sarà Pasqua, a metà aprile ritorna Vinitaly, poi il ponte del 25 aprile, il primo maggio, il 18 maggio ci sarà la visita di Papa Francesco a Verona.
Si dovrà trovare un venerdì libero da eventi per riallestire la sfilata dei 134 gruppi tra carri e bande e majorettes, tenendo conto anche degli impegni che il Carnevale ha già con le manifestazioni nei Comuni della provincia. E sperando sempre che nella nuova data, se mai si troverà, sia previsto bel tempo, sole splendente e non piova, altrimenti si rischia un’altra volta un colpo di scena con annullamento e richiesta di altre date.
A Palazzo Barbieri si sta studiando come fare, tenendo presente la complessità della macchina organizzativa che riguarda sicurezza, viabilità, cantieri e scuole, nonché interferenze con altri eventi. I numeri del carnevale veronese, infatti, sono davvero ingenti: venerdì 9 erano attesi a Verona 19 carri allegorici, 130 gruppi carnevaleschi, con rappresentanti di nove regioni, Croazia e Brasile per un totale di circa 3000 figuranti al seguito del Papà del Gnoco.
Apertura e disponibilità sono i punti chiave dell’Amministrazione, come sottolinea l’assessora alla Cultura Marta Ugolini: “Abbiamo a cuore la conservazione e il mantenimento delle tradizioni veronesi; siamo già al lavoro per verificare la possibilità di ricollocare la sfilata pur nella complessità delle settimane che ci attendono, tra G7, Vinitaly, eventi sportivi e vacanze pasquali”.
Ma si può lasciare Papà del gnoco orfano dei carri? Trovare un venerdì libero è difficile a meno che non si sia costretti a prendere un’altra clamorosa decisione: celebrare il Venardi gnocolar in un altro giorno della settimana. Come quel foresto che chiedeva: ma il Venardi gnocolar quest’anno cade di sabato o di lunedì?