Il 65% dei bambini italiani sotto i 6 anni ed il 71% di quelli più grandi hanno avuto – durante la quarantena da coronavirus – problemi comportamentali e sintomi come l’aumento dell’irritabilità, disturbi del sonno, inquietudine e ansia da separazione. A sottolinearlo è stata un’indagine sull’impatto psicologico e comportamentale del lockdown sui bambini e sugli adolescenti, presentata oggi al ministero della Salute e condotto dall’Irccs Giannina Gaslini di Genova su un campione di 3.245 famiglie con figli sotto i 18 anni a carico. L’indagine, guidata dal neurologo Lino Nobili, che dirige il dipartimento di Neuropsichiatria infantile dell’Istituto Gaslini, è stata svolta a circa tre settimane di distanza dal lockdown. Il questionario ha riscosso subito interesse da parte della popolazione: in due settimane hanno aderito 6800 soggetti da tutta Italia, di cui 3245 hanno dichiarato figli a carico. “L’Irccs Gaslini ha scelto di raccogliere durante il lockdown il prezioso e irripetibile contributo di quasi settemila famiglie in Italia che ne descrivevano gli effetti sulla propria salute. L’analisi dei dati emersi consente ora di offrire risposte precoci e fondate ai tanti disturbi rilevati”, spiega Paolo Petralia, direttore generale del Gaslini.