Vaccino anti-Covid, il ministro Roberto Speranza ha annunciato che il piano sarà presentato il 2 dicembre in Parlamento e che sarà gestito dallo Stato, non dalle Regioni. In Italia verrà distribuito il 13,65% dei vaccini opzionati in Europa. A differenza degli altri vaccini, il cui acquisto viene fatto a livello regionale, per l’anti-Covid «l’acquisto sarà centralizzato e gestito dallo Stato», ha detto il ministro della Salute, parlando all’incontro online ‘La sanità futura tra innovazione e ricerca’, organizzato da Rcs Academy. Numerosi contratti sono stati sottoscritti «e altri saranno firmati a breve. Come Italia – ha annunciato – avremo il 13,65% dei vaccini già opzionati in sede europea».
«Io sarò in Parlamento il 2 dicembre per presentare il piano strategico dei vaccini che stiamo costruendo – ha precisato il ministro Speranza -. L’Italia ha iniziato a lavorare dal mese di maggio per promuovere un’iniziativa europea nel campo dei vaccini. È stato il primo motore dell’iniziativa della Commissione europea che ha iniziato a costruire contatti con le aziende farmaceutiche che stanno sviluppando vaccini».
“Non possiamo permetterci un’altra ondata all’inizio del 2021, per questo deve rimanere la massima prudenza». La situazione è ancora molto seria – ha sottolineato Speranza – con una pressione ancora significativa sul Servizio sanitario nazionale, la circolazione del virus è ancora alta e quindi non possiamo abbassare la guardia». È tuttavia vero che da alcune settimane, ha aggiunto, «si vedono dei segnali incoraggianti, con l’Rt sceso da 1,7 a 1,4, 1,18 nella scorsa settimana, ed è possibile che in questa settimana ci sia ancora un numero più basso. L’Rt più basso si traduce in una situazione più incoraggiante anche per accessi ai pronto soccorso e posti letto occupati in area medica e terapia intensiva, dove si inizia a segnalare un primo elemento di controtendenza».
La situazione è quindi molto seria, ha continuato, «non possiamo abbassare la guardia e permetterci leggerezze. Le misure che abbiamo adottato nelle ultime settimane stanno iniziando a dare degli effetti. Abbiamo un segnale di stabilizzazione e riduzione dell’Rt, che è il primo segnale di una pressione che sarà più bassa nelle prossime settimane. La partita è ancora molto dura, ma stiamo percorrendo la strada nella direzione giusta, senza commettere leggerezze e fughe in avanti».
Il ministro ha poi sottolineato la situazione delle scuole. «Le scuole restano al centro dell’attenzione del governo. Anche nelle zone rosse, abbiamo fatto una scelta molto chiara per tutelarle, perché riteniamo che siano una priorità assoluta e abbiamo deciso di non chiudere mai quelle primarie, fino alla prima media. Valuteremo giorno per giorno l’evoluzione del quadro epidemiologico nazionale che arriverà, come tutte le settimane, nella giornata di venerdì», ha aggiunto il ministro. «Le scuole saranno ancora al centro dell’attenzione del governo – ha continuato – Le valutazioni si fanno sulla base dei dati epidemiologici. Lo stesso faremo anche per gli altri temi in discussione, come il Natale e gli impianti sciistici. Ma quando vedo 853 che perdono la vita, la prudenza deve essere massima e ci sono limitazioni che sono inevitabili. Anche sulla base di quei dati faremo le successive valutazioni su tutte le questioni oggetto di dibattito».
«Dobbiamo resistere ancora per alcuni mesi, ma Covid verrà sconfitto grazie alla ricerca scientifica», ha poi concluso il ministro.” La conclusione della sperimentazione dei vaccini e la loro distribuzione, ha detto «ci consentirà di aprire una fase diversa».