Ricorre il 168° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato.
La cerimonia si è svolta con la sola deposizione, nel piazzale antistante la Questura, di una corona d’alloro, a nome del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. Ad onorare i caduti della Polizia di Stato, ai cui familiari è stato rivolto un affettuoso pensiero, erano presenti il Prefetto di Verona, dott. Donato Cafagna, e il Questore della Provincia di Verona, dott.ssa Ivana Petricca.
Considerato l’attuale scenario epidemiologico, nel pieno rispetto delle misure restrittive disposte a livello nazionale in materia di contenimento del contagio del virus Covid-19, al fine di garantire la tutela della salute del personale e dei cittadini, l’Anniversario è stato celebrato all’insegna della massima sobrietà che, comunque, non ha intaccato la solennità del momento. «La ricorrenza, infatti», come sottolinea il Questore, «merita di essere ricordata con orgoglio, poiché rimane, in ogni caso, momento importante di riflessione sul ruolo della Polizia di Stato nel contesto della società civile, sul significato del suo impegno e sul valore dei sacrifici dei suoi uomini e delle sue donne».
Esserci Sempre: ancora una volta è stato questo il tema celebrativo, reso più attuale dalle circostanze. Esso indica, in modo essenziale, lo spirito della missione a servizio della gente, nel comune obiettivo di garantire sicurezza e libertà; mai come in questo momento, infatti, in cui tutti sono invitati a restare a casa, la Polizia di Stato è costantemente presente sulle strade per aiutare, per stringere legami che vanno al di là della stretta di mano e che sapranno resistere saldamente alla prova del tempo.
Rimanere in contatto con i cittadini, comprensibilmente impauriti, preoccupati e smarriti, e rassicurarli di fronte alle attuali avversità, è l’obiettivo primario dei poliziotti che, nel territorio veronese, saranno sempre più numerosi; questo, anche alla luce della recente collocazione della Questura di Verona in prima fascia: un riassetto che comporterà non solo un innalzamento del livello dei Dirigenti preposti ai diversi uffici, ma anche un progressivo ripianamento degli organici, con una dotazione di personale congrua.
Per l’apprezzabile risultato raggiunto, di cui già si stanno raccogliendo i primi frutti, il vertice della Questura riserva un particolare ringraziamento ai cittadini di Verona e della sua provincia per l’attaccamento e il sostegno sempre manifestati all’Istituzione che, su questo territorio, ha il previlegio di rappresentare. Per la vicinanza, lo spirito collaborativo e la massima correttezza, un pensiero tiene a rivolgerlo anche alle autorità civili, militari e religiose, agli organi di stampa e d’informazione, agli enti e alle associazioni di categoria.
«La moderazione che ha caratterizzato, quest’anno, la celebrazione del 168° Anniversario della nostra fondazione, ci ha indotto a riflettere in maniera ancor più approfondita sulla reale importanza dei legami finora costruiti». In un momento di necessaria lontananza, dunque, la dott.ssa Petricca ha voluto stringersi in un ideale abbraccio con la grande famiglia della Polizia di Stato scaligera ed ha esteso ai suoi collaboratori e ai loro congiunti un sincero augurio per il futuro.
«Tutti noi» ricorda il Questore, «siamo vicini a coloro che soffrono, li aiutiamo con ogni mezzo a nostra disposizione, col pensiero, con le azioni, con piccoli gesti affettuosi e, spesso, ne veniamo ricompensati. In questo delicato periodo in cui la battaglia con il Coronavirus si fa sempre più stringente, il tricolore che sventola dai balconi, le note dell’Inno di Mameli che risuonano dalle case, le numerose chiamate dei cittadini giunte al 113 solo per ringraziarci del nostro operato, riscaldano il cuore. Sono immagini e parole che ci rendono ogni giorno più orgogliosi di far parte di questa Istituzione, che ci rinsaldano seppur nella distanza. In un momento in cui, evidentemente, tutti ci sentiamo più uniti nella Nazione, è proprio il caso di ribadire, oggi, nel giorno del nostro 168° anniversario “viva l’Italia, viva la Polizia di Stato”».