“Non abbiamo alternative, dobbiamo andare uniti, alle prossime elezioni, se vogliamo davvero pensare al ballottaggio’. Il sinatore D’Arienzo non ha dubbi. “Un altro elemento rileva, e molto: nelle ultime tre occasioni elettorali, il centrosinistra non è arrivato neanche al ballottaggio. Cinque anni fa a causa delle divisioni che erano state create e che avevano determinato più liste del centrosinistra. Questo dato deve essere un monito perenne. Solo l’unità della nostra coalizione può consentirci di competere alla carica di sindaco. In questa direzione il nostro candidato sindaco avrà un ruolo determinante. A lui spetterà il compito di “comprendere” le aspettative di tutti in una sintesi che poi sarà la sua proposta per Verona”, osserva ancora D’Arienzo.
“Prima di allora, però, i partiti e le formazioni civiche hanno il dovere di creare le condizioni migliori per l’individuazione di un candidato unitario. In primis, chi è il più grande, come il PD. Qui un altro dato, più che altro un timore: capisco che le altre formazioni, politiche e civiche, vuoi per favorire il proprio radicamento territoriale (farsi conoscere e crescere), vuoi per presentare progetti diversi (altrimenti non si sarebbero scissi), possano mirare al consenso del PD per eroderlo. D’altronde, non credo che saranno attrattivi a destra. Questa legittima aspirazione politica non può collimare totalmente con gli interessi del PD che, pur avendo il compito di favorire e salvaguardare l’unità del centrosinistra, non può restare immobile nell’iniziativa politica”.
E poi un’ulteriore considerazione: “Ritorno sul candidato.E’ positivo che sulla figura di Damiano Tommasi, che non ha ancora sciolto la riserva, ci sia una sostanziale unità. Sono fiducioso per la difficile partita da giocare.
Ho un timore, però.Se non dovesse essere questo lo scenario, quale altra figura sarà capace di unire la coalizione? Ci sono altri autorevoli candidati, certo, ma nell’estrema ipotesi che nessuno unisca come Tommasi, poiché è impensabile che tutti presentino un candidato, l’opzione potrebbero essere le primarie, strumento utile in mano a tutti i nostri elettori per scegliere il candidato più unitario possibile”, conclude D’Arienzo, che poi sposta il tiro: “La doppia buona notizia è arrivata: l’alta velocità nel tratto Sommacampagna/Sona va avanti senza abbattere la società di porcellana ANCAP che si trova lungo il tracciato come, invece, era previsto”. “Il progetto originario prevedeva il posizionamento dei binari esattamente sopra una parte dei capannoni dell’azienda, ragion per cui con due delibere CIPE era stato deciso lo spostamento in un’altra area idonea che la proprietà aveva già individuato accanto al centro commerciale La Grande Mela. Ora invece la decisione definitiva che salva l’azienda,i posti di lavoro e non ritarda i lavori dell’alta velocità”.