Nel romanzo I lupi di Roma (Giunti) l’Urbe tra la fine della repubblica e l’inizio dell’impero è un palcoscenico in cui salgono attori, mimi, ballerine, spogliarelliste, suonatori e cantanti, tutti in allegra anarchia. La trama di questo libro infatti sta nella vita stessa di Roma e si crea mentre questa procede travolgendo tutto e tutti come un fiume.
Giovedì, 18.30, alla Feltrinelli di via Quattro Spade, sarà presentato il libro di Mariangela Galatea Vaglio. Interverrà la giornalista Betty Zanotelli.
LA TRAMA. Idi di Marzo del 44 a.C. Cesare è stato ucciso e l’Urbe è travolta dal caos: chi sarà il suo successore ed erede? Amici, nemici, collaboratori e familiari si affannano per ritagliarsi nuovi ruoli e impadronirsi del potere. Ma a emergere su tutti sono loro, Antonio e Ottaviano, l’ancor giovane ex braccio destro di Cesare e il suo quasi imberbe e sconosciuto ma determinatissimo e spregiudicato nipote. Nulla viene risparmiato: tradimenti, scontri militari, alleanze improbabili, voltafaccia inattesi. In un quindicennio l’intera storia del Mediterraneo, del vicino Oriente e dell’Europa viene sconvolta per opera dei due contendenti e dei loro uomini di fiducia. I lupi di Roma, in branco, calano sui resti della Repubblica. Sono individui senza scrupoli, affiancati da donne altrettanto ambiziose: Fulvia, Livia, Ottavia, Cleopatra. In uno scenario da kolossal hollywoodiano si intrecciano i destini dei numerosi protagonisti di un periodo chiave della storia romana, quello che vede la fine della Repubblica e la nascita di un nuovo regime: il principato di Augusto e l’impero.