C’è un nuovo sistema che premia i virtuosi dell’acqua.
Questa mattina si sono infatti riuniti in Assemblea i Sindaci dei 97 Comuni veronesi che fanno parte del territorio dell’Ato (eccetto Castagnaro che ricade nell’Ato Polesine) per votare le delibere all’ordine del giorno.
I sindaci hanno accolto con parere favorevole lo schema regolatorio e il piano di investimenti delle due società di gestione: Acque Veronesi, che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio scaligero, e Azienda Gardesana Servizi, per la zona del Garda-Baldo. Nei prossimi sei anni, dal 2024 al 2029, Acque Veronesi investirà 390,5 milioni, mentre nel territorio del Garda-Baldo Azienda Gardesana Servizi investirà 128 milioni. In totale 518,5 milioni di euro, che serviranno per potenziare e ottimizzare la rete acquedottistica e la qualità dell’acqua fornita, ma anche per migliorare l’adeguatezza del sistema fognario, senza dimenticare la lotta alle perdite idriche e l’efficientamento dei sistemi di depurazione.
Piano degli Investimenti 2024-2029. Gli interventi più rilevanti di Acque Veronesi sono: i quattro interventi parte del PNRR (la digitalizzazione delle reti acquedottistiche, l’impianto di essiccamento fanghi nel depuratore di Verona, il potenziamento dell’impianto di depurazione a Bussolengo); il completamento della linea acquedotto Belfiore-Verona est (il lavori sono in corso) e, successivamente il collegamento Verona est-Bussolengo, con l’adeguamento della centrale di Verona est, su cui verte anche un contributo del MASE; il completamento dell’estensione acquedottistica tra Isola della Scala, Nogara e Gazzo Veronese per ovviare i problemi degli inquinanti naturali in falda; il programma di efficientamento energetico che riguarda gli impianti di depurazione, sostituendo i macchinari che consumano maggiore energia con nuovi più efficienti e che a loro volta producono energia (come al depuratore di Verona). Saranno realizzati anche degli impianti fotovoltaici al depuratore di Verona e in altri siti. Rilevante anche i Piano Strategico di adeguamento delle reti fognarie, che ha previsto la sottoscrizione dell’accordo tra Ato Veronese, Ordine degli Ingegneri, Acque Veronesi e Azienda Gardesana Servizi; la redazione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua e la definizione delle aree di salvaguardia per tutelare tutte le fonti idropotabili (falde e sorgenti). All’interno dei Piani di Sicurezza saranno creati dei “pozzi spia” in prossimità delle fonti idropotabili che permetteranno di individuare tempestivamente possibili infiltrazioni di inquinanti e, altrettanto tempestivamente, permetteranno l’intervento del gestore.Gli interventi più rilevanti di Azienda Gardesana Servizi sono: i tre interventi oggetto di finanziamento PNRR, ossia il riavvio della linea fanghi al depuratore di Peschiera del Garda, il potenziamento del depuratore di Affi e, poi, l’intervento di riduzione massiccia delle perdite idriche con digitalizzazione delle reti e installazione di misuratori smart. Solo per questi interventi strategici saranno investiti 24 milioni di euro. Continueranno poi i lavori di riqualificazione del collettore lacuale per il quale sono previsti più di 20 milioni di euro nel solo biennio 24-25. Nel corso del prossimo anno sarà conclusa la realizzazione dei primi 4 lotti funzionali, poi i 44,3 milioni a disposizione di AGS saranno esauriti. Un altro intervento riguarda l’adeguamento del potabilizzatore di Pontirola, nel Comune di Torri del Benaco e l’eliminazione del depuratore di Oliosi, ormai obsoleto. Saranno, poi, portati a termine numerosi interventi di rinnovamento di reti ed impianti presenti nei Comuni gardesani e dell’entroterra, mantenendo sempre una costante attenzione agli obiettivi di efficientamento energetico e di qualità della risorsa secondo le logiche del Piano di Sicurezza dell’Acqua. In tutta la provincia è poi prevista l’installazione di casette dell’acqua ed erogatori dell’acqua all’interno delle scuole e/o edifici pubblici al fine di contenere l’utilizzo della plastica.
Consumo responsabile? Si paga meno. Per contenere i costi in bolletta verrà penalizzato chi spreca maggiormente le risorse
Bollette: un sistema virtuoso. Paga di meno chi consuma l’acqua responsabilmente. I Sindaci, contestualmente al piano degli investimenti, sono stati chiamati ad approvare le tariffe. Per contenere i costi in bolletta i primi cittadini hanno deciso di adottare una strategia per il 2025 volta a penalizzare chi spreca di più la risorsa idrica, aumentando la tariffa dell’acqua a chi consuma di più, ovvero più del doppio della media in metri cubi all’anno.
È stato inserito il terzo scaglione per l’uso domestico, che sarà applicato ai consumi superiori al doppio della media dell’acqua consumata.
Se la media pro capite è quantificata in 50 metri cubi all’anno (50.000 litri), chi consuma il doppio (100 metri cubi all’anno pro capite, ovvero 100.000 litri), dal 101° metro cubo in avanti si ritroverà a pagare una tariffa più alta.
Nel 2025, quindi, per una famiglia di tre persone che consuma, in media, 150 metri cubi all’anno (50 metri cubi pro capite annui), l’aumento previsto è del 5,9% per Acque Veronesi e del 3,9% per Azienda Gardesana Servizi. Tuttavia, con questo sistema “virtuoso”, se il consumo è entro il doppio della media (per la nostra famiglia di tre persone: entro i 300 metri cubi annui in totale), l’aumento nel 2025 sarà solo del 1,5% per Acque Veronesi e di 0 % per Ags. Tradotto in euro: nel 2025 l’aumento è di 21 euro per famiglia media per Acque Veronesi e di 26 euro per Ags; ma con il nuovo sistema tariffario, l’utenza virtuosa pagherà solo 5 euro di aumento rispetto al 2024 se risponde ad Acque Veronesi e non ci sarà alcun aumento se ricade sotto Ags.
La riduzione riguarda solo le utenze domestiche e avrà effetto sulla parte variabile della tariffa, ovvero l’erogazione di acqua potabile, mentre la quota fissa e le tariffe di fognatura e depurazione seguiranno l’incremento generale annuo previsto.
Ciò aiuterà a contenere l’aumento delle bollette per il 94% della popolazione, cioè coloro che attualmente restano nelle fasce previste senza superare il doppio dei consumi, con l’auspicio che anche il 6% che ad oggi spreca la risorsa idrica sia spinto a moderarne l’utilizzo. I maggiori proventi ricavati da chi spreca acqua saranno utilizzati per contenere l’aumento delle tariffe per chi utilizza l’acqua consapevolmente.
“Questo risultato è stato possibile grazie all’impegno costante sul territorio di Ato Veronese, insieme alle due società di gestione Acque Veronesi e Ags, come grazie alla buona volontà da parte dei sindaci di comprendere a fondo lo schema regolatorio e le potenzialità del nuovo sistema tariffario adottato – afferma Bruno Fanton, presidente di Ato Veronese -. L’Assemblea è infatti giunta al termine di due fitte settimane di incontri di zona del Comitato Territoriale con i sindaci veronesi per approfondire il tema e ascoltare le loro esigenze. Questo nuovo sistema tariffario persegue il contenimento della tariffa, senza penalizzare l’orizzonte investimenti. Inoltre, introduce un concetto di premialità per il risparmio dei consumi idrici e una leggera penalità per gli sprechi”.
“Un investimento significativo, quello di 390,5 milioni in sei anni, con una media di 90 euro investiti per abitante per anno, media superiore a quella attualmente investita in Italia – afferma Roberto Mantovanelli, presidente di Acque Veronesi -. Una grande soddisfazione per questo Piano, che ci permette di dare risposte al territorio con un impatto decisamente contenuto sulla tariffa, che è già una delle più basse, grazie anche ai 50 milioni di euro che siamo riusciti a intercettare con il PNRR, senza un aggravio di costi sulla bolletta per i cittadini. “Pur mantenendo le tariffe tra le più basse a livello nazionale e regionale – spiega il presidente di AGS Angelo Cresco – Azienda Gardesana Servizi continua ad investire nel territorio con l’obiettivo di migliorare il servizio a favore dei cittadini.