Nella Regione Veneto i 734 tassisti operanti con autoveicoli hanno subito nel 2020 una contrazione del fatturato (rispetto al 2019) pari complessivamente a oltre 16 milioni di euro a cui va aggiunta la contrazione di oltre 30 milioni di euro subita dai 250 taxi acquei di Venezia. Dato però che la crisi è iniziata a marzo, su base annua la contrazione è ancora maggiore (confronto marzo ‘20 – febbraio ‘21). Complessivamente la perdita di fatturato subita dall’intero Comparto Taxi in Veneto (terra + acquei) ammonta a 61 milioni (Fonte indagine 2021 promossa da RadioTaxi Veneto).
“Questi numeri -denunciano Confartigianato Imprese Veneto Taxi, Cna Veneto Taxi e Legacoop Veneto – attestano senza ombra di dubbio la forte crisi per il comparto che assume, nella nostra Regione, connotati particolarmente gravi se si considera che il Veneto è la prima regione turistica d’Italia (oltre 71 milioni di presenze nel 2019 corrispondenti al 16,3% del totale nazionale), con un’incidenza estremamente rilevante del turismo internazionale (2 turisti su 3 sono stranieri). Una situazione che comporta una seria minaccia per l’equilibrio finanziario e la sopravvivenza di un importante numero di imprese nell’intero territorio regionale e nazionale”.
Per tali ragioni le tre sigle aderiscono alla “Giornata Nazionale di Mobilitazione TAXI” indetta per domani 29 aprile 2021 da Acai Taxi – Cna Taxi – Confartigianato Taxi – Fast-Confsal – Legacoop – Sna Casartigiani – Silt – Tras – Unica Taxi Cgil – Uri – Uritaxi.
Giornata che qui in Veneto consisterà nella convocazione di una Assemblea unitaria di categoria (in video conferenza con inizio alle ore 11) con contestuali richieste d’incontro ai sette Prefetti. Non sono autorizzati cortei né sono previste astensioni dal servizio.
“Ai Prefetti, a sostegno delle richieste economiche avanzate al Governo e ai Ministri competenti -sottolineano Confartigianato, Cna, Legacoop TAXI – chiederemo si facciano portavoce di PROVVEDIMENTI DI SOSTEGNO ECONOMICO:
1. Sostegno economico specifico alle imprese del settore trasporto pubblico non di linea, di importo adeguato così come attuato per altri settori. Istituzione di un fondo di 800 mln di euro per l’anno 2021.
2. Sospensione e proroga di mutui, leasing e finanziamenti.
3. Anno bianco fiscale e contributivo per gli anni 2021 e 2022. • IRPEF, pagamento solo dei saldi di giugno esclusi gli acconti di novembre; • INPS, contributi figurativi per l’intero importo, valido anche ai fini del calcolo della pensione maturata. • Irap, esenzione dell’imposta in ragione del venir meno della condizione di “stabile organizzazione di impresa” in quanto i centralini hanno di fatto azzerato la loro funzione. • Inail. Esenzione del premio. Sinistrosità azzerata in ragione della riduzione quasi totale delle percorrenze chilometriche.
4. Semplificazione procedure da parte dei Comuni per l’utilizzo voucher taxi, (art. 34 D.L. 41/2021, ampliamento dell’utilizzo a favore di personale sanitario e popolazione da vaccinare.
5. Ecobonus per l’acquisto di autovetture elettriche (sul modello 110% concesso per le ristrutturazioni edilizie. Iva 4% sui veicoli TAXI attrezzati trasporto disabili, con qualsiasi alimentazione.
6. Reintroduzione della detassazione delle accise sui carburanti.
Home La Cronaca di Verona I Taxisti fermano le corse “Chiediamo ai Prefetti di ascoltare le richieste”