“Ho letto con grande interesse le dichiarazioni del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro in merito all’inserimento nel prossimo decreto ristori di nuovi contributi ad hoc anche per bar, ristoranti e impianti di risalita. Una decisione che va nella direzione giusta purché i tempi di erogazione siano veloci così da evitare che queste attività duramente colpite dalla pandemia chiudano per sempre”. Così l’assessore al Turismo del Veneto Federico Caner in merito all’annuncio dell’arrivo di nuove risorse per alcuni dei settori più colpiti dalla pandemia. In Veneto, secondo le stime delle associazioni di categoria, solo il settore degli impianti a fune produce un fatturato di 60 milioni di euro con un indotto dieci volte superiore.“Ho ascoltato di persona le difficoltà di queste attività tra le più colpite dagli effetti del virus sull’economia”, ha detto Caner. “Come accade per altre attività stagionali o per alcuni prodotti particolarmente richiesti in alcuni mesi dell’anno la montagna in quattro mesi si gioca il fatturato di un anno. Dunque se per effetto della pandemia queste attività non potranno ripartire – ha sottolineato l’assessore – allora è corretto intervenire con una risposta che sia adeguata e veloce. Eventuali ritardi nell’erogazione dei ristori – ha concluso – rischiano di avere gravi riflessi non solo sulla stagione invernale, ma anche su quella estiva. Uno scenario da scongiurare in ogni modo”. I bollettino del contagio oggi dà segnali incoraggianti. Si abbassa leggermente la pressione ospedaliera per quanto riguarda i ricoveri di pazienti Covid nei reparti non critici, 2.612 (-454 ma ci sono ancora 367 ricoverati guariti dal Covid), e anche nelle terapie intensive, 343 (-48 con 31 guariti ma ancora ricoverati). I nuovi contagi sono così ripartiti tra le province venete: la peggiore è Treviso con +420 casi, poi Vicenza, quindi Verona e Padova quasi appaiate infine Venezia, Belluno e Rovigo oltre a ben 31 casi (in sole 24 ore) con domicilio fuori Veneto. Intanto il Veneto si conferma la terza regione più rapida nella somministrazione dei vaccini. Al momento sono state effettuate 38.900 dosi (il 73,8%). Meglio, al momento, hanno fatto solo il Lazio e la Toscana. In fondo alla classifica la Sardegna, che ha inoculato il 17,2% delle fiale a disposizione.