I soldi subito! L’assessore Caner chiede ristori per ristoranti e turismo In Veneto solo gli impianti di risalita producono un fatturato di 60 milioni: 600 quello generato dall’indotto. “Se le attività non possono riaprire per decreto, allora che si provveda a indennizzarle”. Intanto calano sensibilmente i ricoveri in terapia intensiva (-48 in un solo giorno). Di che colore saremo?

“Ho letto con grande in­te­resse le dichiarazioni del sot­­tosegretario alla pre­sidenza del Consiglio Ric­cardo Fraccaro in merito al­l’inserimento nel prossimo decreto ristori di nuovi con­tributi ad hoc anche per bar, ristoranti e impianti di risalita. Una decisione che va nella direzione giusta purché i tempi di erogazione siano ve­loci così da evitare che queste attività duramente colpite dalla pandemia chiu­dano per sempre”. Così l’assessore al Turismo del Veneto Federico Caner in merito all’annuncio dell’ar­rivo di nuove risorse per al­cuni dei settori più colpiti dal­la pandemia. In Veneto, se­condo le stime delle asso­cia­zioni di categoria, solo il settore degli impianti a fune produce un fatturato di 60 milioni di euro con un indotto dieci volte superiore.“Ho a­scoltato di persona le dif­fi­coltà di queste attività tra le più colpite dagli effetti del vi­rus sull’economia”, ha detto Caner. “Come accade per altre attività stagionali o per alcuni prodotti particolar­mente richiesti in alcuni mesi dell’anno la montagna in quattro mesi si gioca il fat­turato di un anno. Dunque se per effetto della pandemia queste attività non potranno ripartire – ha sottolineato l’assessore – allora è corretto intervenire con una risposta che sia adeguata e ve­loce. Eventuali ritardi nell’ero­ga­zione dei ristori – ha concluso – rischiano di avere gravi riflessi non solo sulla sta­gione invernale, ma anche su quella estiva. Uno sce­nario da scongiurare in ogni modo”. I bollettino del con­tagio oggi dà segnali inco­raggianti. Si abbassa leg­germente la pressione ospe­daliera per quanto riguarda i ricoveri di pazienti Covid nei reparti non critici, 2.612 (-454 ma ci sono ancora 367 ricoverati guariti dal Covid), e anche nelle terapie inten­sive, 343 (-48 con 31 guariti ma ancora ricoverati). I nuovi contagi sono così ripartiti tra le province ve­nete: la peg­giore è Treviso con +420 casi, poi Vicenza, quindi Ve­rona e Padova qua­si appa­iate infine Ve­nezia, Belluno e Rovigo oltre a ben 31 casi (in sole 24 ore) con domicilio fuori Veneto. Intanto il Ve­neto si conferma la terza re­gione più rapida nella som­mi­nistrazione dei vaccini. Al momento sono state effet­tuate 38.900 dosi (il 73,8%). Meglio, al momento, hanno fatto solo il Lazio e la To­scana. In fondo alla classi­fica la Sardegna, che ha ino­culato il 17,2% delle fiale a disposizione.