Maxi cantieri a Veronetta: i residenti preoccupati per i parcheggi Si sta completando il censimento dei proprietari dei passi carrai di Via XX Settembre

Tommaso Ferrari ©DANIELA MARTIN

Allora il prossimo 3 marzo si parte. All’incontro-confronto pubblico al Teatro Camploy, organizzato in vista dell’apertura dei cantieri a Veronetta l’assessore alla mobilità, Tommaso Ferrari, e quello alle Strade, Federico Benini, hanno presentato il cronoprogramma dei lavori, che partiranno il 3 marzo e avranno una durata di circa 14 mesi, saranno eseguiti da Amt3 in collaborazione con Acque Veronesi e VReti, con l’obiettivo di riqualificare la rete fognaria sottostante, l’acquedotto e la linea di media tensione. Questo intervento prevede la sostituzione di tubazioni molto vecchie e deteriorate, per le quali eventuali riparazioni sarebbero impossibili una volta realizzato il circuito filoviario. La strada non sarà mai chiusa completamente al traffico, ma non sarà possibile percorrerla da un capo all’altro. Gli interventi saranno realizzati per stralci funzionali, riducendo progressivamente la carreggiata per minimizzare i disagi a residenti e commercianti. Sarà comunque possibile transitare in auto, eccetto nell’area interessata dai lavori. La percorribilità pedonale sarà sempre garantita. Il trasporto pubblico subirà deviazioni su via Torbido. A chiunque il cantiere inibisse temporaneamente la possibilità di parcheggiare nelle proprie pertinenze, AMT3 garantirà per tutta la durata del disagio, voucher gratuiti nelle proprie strutture di parking Polo Zanotto, Area Bassetti e Parcheggio Centro.
Ampio spazio è poi stato lasciato alle domande e dubbi delle cittadine e cittadini intervenuti numerosi.
VIABILITA’ PRIVATA E PARCHEGGI. Uno dei temi più sentiti dagli abitanti della zona è lo spostamento in auto dalle proprie abitazioni e il parcheggio, sia per chi ha il passo carraio, cioè un accesso a posti auto privati, sia per chi parcheggi in strada. Si sta completando il censimento dei proprietari di passi carrai di via XX Settembre, cui sarà precluso l’accesso per quei mesi in cui saranno interessati dal passaggio del cantiere: sarà loro fornito un badge che consente il parcheggio gratuito al Polo Zanotto o in alternativa al Parking Centro. Ai residenti è inoltre riservato il parcheggio in zona Cimitero Monumentale, nell’area Bassetti verso Porta Vescovo, in piazzale Maestri del Commercio, lo spazio di via Pallone adiacente al Ponte Aleardi che conta ? posti auto. L’area di parcheggio lungo il viale della Stazione Porta Vescovo sarà parzialmente ridotta per la creazione di una corsia preferenziale volta ad agevolare il flusso di bus provenienti dal centro città.
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. La creazione di corsie preferenziali ad hoc in via Torbido, in direzione ponte Aleardi, e sul ponte stesso in direzione contraria, garantirà fluidità ai flussi dei mezzi pubblici. Provenendo da Ponte Aleardi, lungo via Torbido in direzione Porta Vescovo, i bus devieranno in Via Rotari, quindi su Viale Stazione Porta Vescovo (collegando così la Stazione di Porta Vescovo) per poi riportarsi a Porta Vescovo all’altezza dell’imbocco di via Unità d’Italia. Per le linee urbane ed extraurbane provenienti dalla Valpantena, in direzione via Torbido, sarà attivata una fermata all’altezza dell’attuale area taxi. La fermata successiva sarà posta in via Torbido all’altezza del Polo Zanotto. Per garantire il servizio locale anche su Stradone San Fermo e Stradone Maffei, dove non transiteranno più i bus proveniente da via XX Settembre, si potranno utilizzare le linee extraurbane che provengono dalla Valpolicella, allo stesso costo del trasporto urbano. Esse, infatti, saranno deviate dal loro percorso originario facendole transitare da Ponte Navi. In questo modo sarà anche alleggerito il flusso di bus lungo il Lungadige Porta Vittoria e quello Nicola Pasetto.

Grandi opere? Solo con la collaborazione. Il sindaco Tommasi: “Ai cittadini si chiedono cambi non differibili di abitudini”

Il sindaco Damiano Tommasi, intervenuto al confronto pubblico a Veronetta ieri sera, ha fatto sintesi sottolineando come “le grandi opere nelle grandi città si fanno con tre elementi, le risorse, le decisioni politiche e la collaborazione dei cittadini cui si chiedono complessi, ma non differibili, cambi di abitudini quotidiane. Ci sono urgenze a cui far fronte quindi approfittiamo del cantiere della filovia che è stata progettata ben prima della nostra amministrazione. E’ un’infrastruttura che serve, certo migliorabile, ma ormai le scelte sono state fatte e vanno messe a terra con responsabilità. Così come il traforo, ipotesi lanciata dal pubblico… Il traforo potrebbe essere tranquillamente argomento di campagna elettorale per i prossimi 20 anni, ma non è il nostro caso. Quando si realizzano le opere pubbliche occorre dialogare con chi si confronta con i conseguenti disagi quotidianamente: traffico, parcheggi, carico e scarico. Siamo qui, e in tanti, perché non abbiamo nulla da nascondere.
Sicurezza. Allo stesso modo, in tema di sicurezza, è vero, a Verona c’è un problema di droga: è l’hub per la distribuzione di stupefacenti nel sud d’Europa. Per lo stesso motivo per cui è un importantissimo crocevia di merci, persone, turisti. Ne siamo consapevoli, ma è un tema complesso quello della sicurezza sul quale l’amministrazione può vigilare e segnalare per quelle che sono le sue competenze partecipando attivamente al Comitato per l’ordine e la Sicurezza, che peraltro abbiamo sollecitato noi. Sta al Ministero degli Interni, alle forze dell’Ordine tutelare la collettività e intervenire.
Pensiamo a ciò che è accaduto nel Pronto soccorso dell’Ospedale di Borgo Trento. Che tipo di ruolo possiamo avere come amministrazione e come Polizia Locale? L’amministrazione ha giurisdizione all’interno dell’ospedale? Si può attivare la videosorveglianza? C’è un tema di privacy, non esiste una soluzione facile. Non vogliamo esimerci dalle nostre responsabilità, ma compito nostro è portare delle soluzioni, cercando di condividerle il più possibile, sapendo che mettere d’accordo tutti non è impossibile, ma sicuramente è la nostra sfida.
Viale Città di Nimes. Con un orizzonte che è quello temporale, perché secondo me qui il vero discrimine è il tempo. Il tempo necessario ad abituarsi a nuove situazioni, l’abbiamo verificato con il cantiere di Viale Città di Nimes: dopo due mesi la città si era abituata al disagio, ora tutti stanno meglio. In questo caso, i tratti di via XX Settembre rimarranno chiusi per non più di qualche mese per stralcio. Nel prossimo anno e mezzo ci vorrà pazienza e sopportazione, ma come ha detto anche il Comandante Altamura, stiamo riversando qui attenzioni e risorse, perché è giusto che sia così: quando si cura un organo del corpo si dà maggior attenzione a quello. Mi auguro che questa sia anche l’occasione per soluzioni al tema della sicurezza, siamo sulla strada giusta con l’approccio partecipativo e multidisciplinare che abbiamo scelto. Siamo – conclude il Primo cittadino – una squadra compatta, che coinvolge il Comune, Atv, Amt3, V-Reti, certo anche complessa, ma tutti remano verso una soluzione concertata e condivisa. Questo tipo di incontri è fondamentale, tanto che vorrei organizzarne in zona Città di Nimes per ascoltare dalla voce dei suoi abitanti il commento sulle dinamiche post cantiere”.