«Guarite i malati». Il comandamento evangelico è diventato il titolo di un libro che racconta i 100 anni dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. Il volume, edito per il centenario e curato da Stefano Lorenzetto, sarà presentato venerdì 29 aprile, alle ore 16.30, alla Gran Guardia, in un dibattito condotto da Mario Puliero, direttore di Telearena.
Interverranno monsignor Giuseppe Zenti, vescovo di Verona; Elisa De Berti, vicepresidente della Regione Veneto; padre Miguel Tofful, superiore generale dei Poveri Servi della Divina Provvidenza; fratel Gedovar Nazzari, presidente dell’ospedale; Mario Piccinini, amministratore delegato; Fabrizio Nicolis, direttore sanitario; Stefano Lorenzetto, giornalista e scrittore. La presentazione potrà essere seguita in streaming sul canale YouTube del “Sacro Cuore Don Calabria”.
In 272 pagine, arricchite dalle immagini di Lou Embo Roiter, vedova del grande fotografo veneziano Fulvio Roiter, e dai ritratti di Maurizio Don, «Guarite i malati», edito da Trifolio, raccoglie 28 testimonianze scritte da religiosi della congregazione calabriana, dirigenti, medici, infermieri, tecnici ospedalieri, imprenditori, scrittori, pazienti, tutti in qualche modo legati alla figura del santo veronese e all’ospedale nato dalla casa di riposo che don Angelo Sempreboni, parroco di Negrar, fondò nel 1922. Tra le firme, anche quella di Vittorio Messori, il bestsellerista che ha intervistato due pontefici, il quale da molti anni ha il proprio studio in due stanze dell’abbazia di Maguzzano, che gli furono concesse in comodato d’uso grazie all’intercessione di san Giovanni Calabria.
Nel libro vengono ripercorse, con un ricco apparato iconografico, anche la storia del santo veronese e le tappe che hanno portato il Sacro Cuore di Negrar al quinto posto nella graduatoria della sanità veneta, subito dopo gli ospedali di Padova, Verona, Vicenza e Treviso, con 2.153 dipendenti, di cui 333 medici; 953 posti letto; 22.318 interventi chirurgici eseguiti nel solo 2021, che si aggiungono a 30.661 ricoveri; 1.548.894 prestazioni ambulatoriali; 44.949 accessi al pronto soccorso. Al 31 dicembre scorso, l’ospedale, che nel 2018 ha avuto dal ministero della Salute il riconoscimento di Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) per le Malattie infettive e tropicali, aveva in corso ben 436 studi clinici.