I presidenti della Repubblica: ecco De Nicola, il presidente umile “Non voglio l’auto presidenziale, la scorta, nè lo stipendio: io voglio solo servire lo Stato”

Settantaquattro anni fa, il 1° gennaio 1948, entrava in vigore la Costituzione della Repubblica italiana e diventava primo Presidente della Repubblica, Enrico De Nicola.
Pur essendo stato il primo Presidente della Repubblica italiana, Enrico De Nicola è probabilmente uno dei Presidenti meno conosciuti della storia del nostro Paese. Ciò, forse, è dovuto al breve corso della sua carica, durato solo 132 giorni, escludendo quelli dell’incarico di Capo provvisorio dello Stato.

IL PRESIDENTE UMILE. Tuttavia, sebbene si sappia poco di lui, il ricordo più vivido che se ne ha, è quello di un Presidente dall’alto valore etico morale e civile, tanto da essere stato più volte commemorato dai successivi Presidenti della Repubblica, tra cui Giorgio Napolitano e il Presidente in carica Sergio Mattarella; quest’ultimo, in occasione del 150° anniversario dalla sua nascita celebrato lo scorso 9 novembre, di Enrico De Nicola ha ricordato il riserbo con cui ha condotto la propria vita e la sobrietà del suo agire, quella stessa sobrietà che ne ha fatto un Presidente umile.

NIENTE SCORTA. Quando nel 1946 De Nicola fu eletto Capo provvisorio dello Stato, aveva 69 anni e pare che abbia accettato di rivestire quella carica dietro l’insistenza di Alcide De Gasperi. Eppure sin dal primo momento, rifiutò in maniera decisa ogni privilegio economico e materiale, compresi quelli dovutigli per legge. Enrico De Nicola eletto, giunse a Roma a bordo della sua auto privata, una Fiat 1100, rifiutando non solo l’auto presidenziale, ma anche la scorta. Gli unici 6 poliziotti che lo scortarono contro la sua volontà, furono licenziati all’ entrata della città e con lui a bordo della sua automobile rimasero il nipote e la solita valigia di cuoio nero. Dopo avere firmato l’incarico, De Nicola rifiutò anche di stare al Quirinale, ritenendola una sede adatta a papi e principi, preferendo di trasferirsi a Palazzo Giustiniani.

POCHE PAROLE. Il 15 luglio 1946, Enrico De Nicola lesse il discorso di insediamento. Ciò che lo caratterizza tutt’oggi e lo distingue da tutti gli altri discorsi presidenziali sono la concisione e la determinazione con cui, rivolgendosi alla Nazione, De Nicola giurò davanti al popolo italiano di compiere la sua breve ma intensa missione di Capo provvisorio dello Stato ispirandosi ad un solo ideale: di servire con fedeltà e lealtà il suo paese.
NIENTE STPENDIO. Enrico De Nicola divenne il primo Presidente della Repubblica Italiana e rimase tale fino all’ 11 maggio 1948, quando decise di dimettersi cedendo il posto all’ economista e statista Luigi Einaudi.
De Nicola aveva perso tutti i suoi risparmi professionali investendoli in buoni del Tesoro all’ inizio della guerra; nonostante ciò, quando nel 1946 fu eletto Capo dello Stato, De Gasperi e un giovanissimo Giulio Andreotti, allora Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, tentarono di convincerlo a firmare il decreto che gli avrebbe garantito uno stipendio pari a 12,5 milioni di lire all’ anno. Il tentativo del Presidente del Consiglio e del Sottosegretario furono vani però, perché De Nicola rifiutò fermamente di firmare il decreto.
Enrico De Nicola morì a Torre del Greco il 1° ottobre 1959, all’età di 81 anni, lasciandoci un grande ricordo di sé.