Alle 15 è partita la prima votazione per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica. Per rispettare le norma anti covid ci vorranno almeno 6 ore per far votare tutti i 1009 grandi elettori. Dopo la tragica morte improvvisa del parlamentare di Forza Italia Vincenzo Fasano il numero degli aventi diritto è sceso a 1008, ma per la prima volta si provvederà a eleggere il successore già nella giornata di domani. E anche questa è una novità.
Sul fronte dei nomi da segnalare l’annuncio dato da Giorgia Meloni che ha avanzato la candidatura dell’ex magistrato veneziano Carlo Nordio. La leader di Fratelli d’Italia, vada come vada, chiederà comunque le elezioni politiche anticipate.
Per bocca di Tajani è arrivato il “no’’ a Draghi così come annunciato dopo la rinuncia del Cavaliere.
Per i cinque stelle ha parlato l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, per il quale “va proseguita la continuità del governo’’.
Atteso per il pomeriggio l’incontro tra Matteo Salvini ed Enrico Letta. Nel Pd, per il momento, non ci sarebbe l’unanimità sul nome di Mario Draghi, mentre si prospetta una candidatura legata invece a un patto di legislatura. D’altra parte superato l’impasse creatosi con la candidatura di Berlusconi si lavora su più tavoli e dunque come ha cercato di pronosticare il segretario del Pd Enrico Letta, l’augurio è che l’elezione arrivi nelle prossime 48-72 ore. In questa fase in casa Pd la decisione sarebbe quella di votare scheda bianca, fino a quando almeno non sarà più necessaria la maggioranza dei due terzi aventi diritto, ma quella assoluta.
Nello spoglio il presidente Roberto Fico ha già fatto sapere che per evitare valutazioni di ogni tipo leggerà soltanto i cognomi. Per l’elezione del Presidente della Repubblica, lo ricordiamo, il Centrodestra vanta 451 grandi elettori (197 Lega, 129 Forza Italia, 58 Fratelli d’Italia, 29 Coraggio Italia, 5 Ncl-Rinascimento e 33 delegati regionali). Il Centrosinistra, con il Movimento 5 Stelle, ha a disposizione 415 grandi elettori (233 M5S, 134 Partito Democratico, 18 Liberi e Uguali, 6 Centro Democratico e 25 delegati regionali).
Il Centro conta su 47 grandi elettori: 42 Italia Viva di Matteo Renzi e 5 Azione e + Europa. Resta poi il Gruppo Misto con 95 grandi elettori. Nessuno insomma può dire di avere l’egemonia in questa elezione dopo Mattarella. A meno che non ci conceda il bis, ma è già al trasloco