Martedì 29 aprile, nell’ambito degli incontri organizzati dall’Accademia Cignaroli alla Società letteraria di Verona, Roberto Cresti ripercorre il percorso biografico di Francis Bacon, pittore anglosassone a cui si deve la formulazione di una nuova concezione della pittura figurativa. Crocifissioni, papi urlanti, volti di amici e autoritratti, personaggi senza viso solitamente isolati entro spazi geometrici simili a gabbie e contrapposti a sfondi piatti e anonimi, sono i soggetti di un repertorio destinato a consacrare l’artista tra i massimi interpreti della desolante condizione umana nella pittura del XX secolo. Roberto Cresti è ricercatore e docente aggregato di Storia dell’arte contemporanea e di Storia delle arti del Novecento presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata.