È morto Silvio. Inutile commentare vizi e virtù di un uomo che entrerà nei libri della storia italiana e mondiale. Al di là delle azioni politiche e imprenditoriali, Il principale merito di Berlusconi è stato quello di aver permesso agli italiani di tirare fuori il meglio o il peggio di sé. Sul Cavaliere è emersa una visione divisiva e dicotomica: da una parte, gli ottimisti non moralisti, dall’altra, i diffidenti moralisti. I primi, più pratici, hanno elogiato l’uomo a prescindere dalle zone d’ombre che qualsiasi individuo porta inevitabilmente con sé, i secondi hanno espresso giudizi temerari senza interruzioni di continuità. I più “malvagi” hanno continuato a vomitare veleni a cadavere caldo. Questi superbi anziché cogliere l’occasione per riparare le ingiurie versate, ignari della Giustizia divina non potranno giocarsi la carta della misericordia, che negata a Silvio, li porterà nella ustionante dimora dei malvagi.
Gianni Toffali