“Rullino i tamburi e squillino le trombe, l’Adige Sport Village ha finalmente piantato i cantieri! Così almeno vorrebbe far credere la propaganda dell’amministrazione comunale. In realtà si tratta di una falsa partenza, anzi fittizia”. Non ha dubbi il consigliere Michele Bertucco, il quale ricorda che le opere di demolizione avviate, infatti, sono legate ad un permesso a costruire del 2016, emesso per una valore dei lavori di appena 110 mila euro. Il progetto vero è ancora fermo in Provincia di Verona la quale si dovrà esprimere sulla sua assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale. “Una pratica – dice Bertucco – a cui i titolari del progetto e, irresponsabilmente, anche l’amministrazione comunale, vorrebbero sottrarsi perché li costringerebbe a misurarsi con il devastante impatto del mega centro sportivo sul vicino quartiere di San Pancrazio, ma anche sui quartieri limitrofi di Borgo Trieste e San Michele per non parlare della viabilità su viale Venezia e Corso Unità d’Italia, la principale arteria viaria dell’est cittadino”. Bertucco annuncia battaglia per costringere l’amministrazione a prendersi la responsabilità della riduzione di vivibilità dei quartieri a est.