La “densità” della democrazia”. E’ questo il titolo della conversazione che si tiene venerdì 3 marzo, alle ore 20.30, all’Istituto veronese Don Bosco, in Stradone Provolo, 16. Ne parleranno monsignor Mario Toso, vescovo di Faenza-Modigliana e il professor Giuseppe Comotto. L’incontro, moderato da Daniele Cunego, è organizzato dall’Unione ex Alunni del Don Bosco e dall’Unione Giuristi Cattolici di Verona. “Siamo in presenza di una politica video-plasmata”, dice Cunego, “dove il popolo sovrano ragiona soprattutto in funzione di come la televisione lo induce a ragionare, dove l’informazione condiziona pesantemente il processo elettorale, sia nella scelta dei candidati, sia nel loro modo di combattere la contesa elettorale, sia, infine, nel far vincere chi vince. I governi nazionali, in perenne ricerca di idee, hanno deciso di favorire l’interazione informatica tra cittadini ed amministrazione ma questa cittadinanza politica digitale segna una contrazione del concetto stesso di democrazia”. Su questi temi verterà la conversazione su “La “densità” della democrazia”. Tutto questo mentre la presenza di una crescente apatia e di una silenziosa disaffezione per la politica conduce all’indifferenza e ad un disarmo di impegno militante nei partiti. Anche perchè l’indebolirsi del potere decisionale del cittadino si accompagna, ed è anzi speculare, all’indebolirsi delle sue facoltà critiche e propositive nell’ambito dell’arena politica.