Un titolo coraggioso e potente campeggia a caratteri maiuscoli sulla copertina del nuovo libro di Gian Antonio Stella, giornalista di origini venete, inviato ed editorialista del Corriere della Sera: “Diversi”.
Un libro che racconta, ripercorrendo vicende che arrivano da un passato remotissimo, come la preistoria fino ad arrivare ad un presente estremamente attuale, “La lunga battaglia dei disabili per cambiare la storia”.
INei giorni scorsi, per la Giornata internazionale della disabilità, nella sala convegni del Banco Bpm di via San Cosimo, Stella ha presentato la sua ultima produzione editoriale.
Sono previsioni dell’Osservatorio del Rapporto Osservasalute, le parole con cui decide di esordire, chiarendo la cruciale importanza del tema trattato in “Diversi”: “In soli 10 anni si registrerà in Italia una popolazione anziana non autosufficiente pari a 6,3 milioni di persone”.
Quella che Stella ha pregevolmente offerto, è una carrellata di storie che hanno la capacità ambivalente di commuoverci , di lasciarci sgomenti. Infatti, se da ogni epoca della storia umana provengono tante, troppe storie di ottusità, ingiustizia, di errori, di ferocia, di sofferenza che poteva essere evitata, contestualmente Stella ci racconta anche storie che hanno il potere dirompente di confortarci, storie di coraggio, di perseveranza, di talenti che non possono essere imbrigliati da alcun limite.
Esempi virtuosi della dimensione del prendersi cura e dell’amore con cui si possono trattare le storie di chi è diversamente abile provengono inaspettatamente anche da società che potremmo ritenere rozze ed animalesche, come quelle del Paleolitico, più di dodicimila anni fa, non foss’altro per la lontananza temporale dal presente.
Da lì arriva la commovente testimonianza di Romito 8, uomo della preistoria, rimasto paralizzato a seguito di una caduta. Romito 8 non diventa un peso e non viene nemmeno abbandonato, anzi. Incapace di provvedere a sé stesso trova qualcuno che lo accudisce e gli dà la possibilità di portare il suo utile contributo ed essere utile ai suoi compagni sfruttando ciò che gli è rimasto in perfetta forma: i denti.
Stella ci insegna, senza alcuna retorica, che la diversità va accolta, e compresa, esattamente come i protagonisti delle storie narrate nel libro sono riusciti coraggiosamente a fare, non arrendendosi di fronte ad un limite, e riuscendo a costruire qualcosa di irripetibile.
Vite come quelle di Stephen Hawking e Frida Kahlo sono la prova che quando la disabilità viene “accolta” e compresa, questa può fare rima con parole meravigliose come “talento” e “risorsa”. Viceversa, l’arroganza di porsi rispetto a chi è diverso rifiutando di conoscere non può che testimoniare orrori.
La rassegna offerta da Stella per presentare il suo libro è in grado di farci vedere la “disabilità” sotto una nuova luce, restituendocene una nuova narrazione. Disabile è qualcuno che è abile in un modo diverso dall’ordinario. In un modo, appunto, straordinario. Le parole con cui conclude il suo intervento sono illuminanti in tal senso, i disabili sono “persone eccezionali che hanno consentito a tutti noi di crescere un po’ di più”. E di cambiare il mondo. Proprio così.
Stefania Tessari