In un tempo in cui la parola virus è diventata sinonimo di separazione, sofferenza e dolore, un coro di voci si è alzato dalla Scuola Primaria Paritaria “Istituto Canossiano” di Villafranca, per affermare con forza che i bambini ci sono e vogliono ringraziare quanti si sono presi cura di loro e lo hanno fatto colorando e cantando un Grazie speciale.
“Tra le mille polemiche su una didattica a distanza che separa, iniziate quando ancora questo virus non sembrava così feroce”, spiega M. Mariagrazia Borghetti, la nostra scuola ha voluto innanzitutto incontrare i suoi bambini e vivere con loro un percorso educativo, prima ancora che didattico, per affrontare qualcosa che era più grande di tutti noi. E’ così che è partito un progetto in cui insegnanti e dirigente hanno voluto investire su questo grande strumento della DAD, partendo proprio da loro, dai bambini, dal loro sentire, dalle loro emozioni, da quello che avevano bisogno di condividere, facendolo con le persone che ogni giorno gli stavano accanto e che all’improvviso, vittime di un brutto incantesimo, erano sparite!
Mai come oggi Don Milani con il suo “I CARE, IO MI PRENDO CURA” poteva essere faro illuminante per la nostra strada: prendersi cura dei bambini, dargli voce, mettersi in ascolto! Così dal nostro “fil rouge educativo”, che quest’anno era “Il Piccolo Principe”, insieme ai bambini, dalla prima alla quinta, abbiamo parlato del “prendersi cura” e del suo profondo significato, partendo da una piccola rosa, per arrivare poi al più prezioso dei doni, la vita. Con loro poi abbiamo colorato, disegnato e raccontato attraverso l’arte i veri protagonisti di questo tempo, coloro i quali si sono presi cura di chi aveva bisogno di aiuto, di chi aveva bisogno di una parola o di una carezza .. i pastori di ieri e di oggi. E allora tutti, come grandi artisti, i ragazzi hanno riprodotto cuori e mani e sui rami di un magnifico albero della vita di Klimt hanno rappresentato proprio le persone a cui dire grazie, a cui inviare il più sincero e profondo dei regali, la riconoscenza di un bambino! E come in tutti i progetti che si rispettano non poteva mancare anche una canzone che fosse la colonna sonora del nostro percorso e così, insieme ai bambini, abbiamo deciso di cantare “Una parola magica” affinché arrivasse anche la loro voce, direttamente dal cuore. Un lavoro profondo, che i bambini hanno voluto arrivasse ai loro PASTORI, a coloro che nel nostro percorso educativo avevano incontrato nel tempo dell’Avvento e che in tempo di Quaresima abbiamo rincontrato. Così con il supporto di tutti, raccogliendo tutti i disegni abbiamo realizzato un video e l’abbiamo inviato alla casa di riposo Morelli Bugna, alla Croce Verde, alla Polizia Municipale, alla Casa Famiglia S. Benedetto, ai Ministri dell’Eucarestia della parrocchi. E’ stata una esperienza unica, il ritrovarsi dopo tanto tempo, il confrontarsi , il crescere ancora una volta insieme, ritrovare la voglia di viversi nonostante tutto, nonostante le barriere, nonostante le distanze e scoprendo che quegli schermi, separandoci, ci hanno uniti più che mai!”.