L’elezione di Alessandro Gennari, candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle, a vicepresidente del Consiglio Comunale, non ha nulla di scandaloso. Normale scelta politica. Se la mettano via senza tante coliche il PD e i consiglieri di Fare!. Non sta scritto da nessuna parte che il vicepresidente doveva essere uno di loro. Non solo, ma con questa nomina Verona crea un laboratorio politico e un dialogo con un movimento che le statistiche nazionali danno come primo partito del Paese. Oltretutto Gennari è una persona perbene. Si può comprendere il mal di pancia del PD che in città alle ultime comunali è stato con il 17% il primo partito, ma qualcuno non ha ancora capito che l’asse PD-Tosi non funziona, non ha funzionato e non funzionerà. E’ sodomia politica che finisce dove nasce. La nuova maggioranza, sia con la sinistra e in particolare con Tosi, non ha nessun desiderio di dialogare. E’ stato detto e scritto prima delle elezioni, durante la campagna elettorale e oggi per coerenza e per volontà ferrea si continua su questa strada. Il passato è passato, qualcuno se ne faccia una ragione.