Hotel immigrati, basta scaricabarile Sulla struttura della Casa San Fidenzio a Novaglie. “Serve chiarezza dal sindaco”

Patrizia Bisinella (capogruppo di Fare Verona) ha presentato in consiglio comunale una domanda di attualità in merito al protocollo siglato da Comune, Prefettura, Ulss 9 e Diocesi di Verona per ospitare persone positive al Covid19 presso la struttura Casa San Fidenzio a Novaglie.
“Come di consueto, la Giunta ha agito in maniera poco limpida” – dice Bisinella – “visto che né la Presidente né il Consiglio dell’VIII Circoscrizione erano stati informati della decisione, nonostante le ripetute richieste di coinvolgimento e le comprensibili preoccupazioni dei cittadini. La stessa mancanza di chiarezza e trasparenza si è verificata nella vicenda dei migranti ospiti dell’Hotel Valpantena a Quinto. I residenti della zona hanno espresso allarme e malcontento per la presenza di due strutture di quarantena a pochi chilometri di distanza l’una dall’altra nello stesso territorio.” “Per questo” – aggiunge Bisinella – Sindaco e Assessore alla “in-sicurezza” devono smetterla di scaricare sempre la responsabilità su altri e chiarire quale sia il reale motivo della decisione del trasferimento presso le due strutture, quale sia il reale numero dei soggetti ospitati, quali siano le loro condizioni di salute (ora e al tempo del trasferimento), quali siano i criteri di permanenza e soprattutto quali siano le garanzie di sicurezza adottate per il presidio di vigilanza e controllo, sia a tutela della pubblica salute che per i profili di ordine pubblico e sicurezza, non solo in merito all’emergenza Covid-19, ma più in generale per la sicurezza della comunità dell’VIII Circoscrizione.” Bisinella ha concluso: “Mi auguro che Sboarina e Polato si assumano le proprie responsabilità e chiariscano come mai pressoché ogni giorno si assiste a un forte dispiegamento di forze dell’ordine, con fino a ben quattro pattuglie insieme, in particolare davanti all’Hotel Valpantena, per spiegarlo ai cittadini giustamente allarmati dal fatto che qualcosa di preoccupante e poco chiaro evidentemente accada nella struttura, oltre che nei confronti dell’istituzione del territorio che deve essere messa a conoscenza della situazione. Temo però che ancora una volta non faranno che rimbalzarsi le colpe”.