La vittoria della rinascita. Certamente della speranza. La doppietta di Lazovic manda al tappeto la Cremonese e permette al Verona di risollevarsi. Nell’animo in primis. Ma anche in classifica. L’Hellas, tanto per cominciare, non è più fanalino di coda, ruolo che ora spetta ai grigiorossi di Alvini. La distanza dallo Spezia, quart’ultimo, è ora di sei lunghezze. Ancora tante, sia chiaro. Ma il trend è cambiato.
Dopo dieci sconfitte consecutive il Verona nelle due partite del nuovo anno ha conquistato quattro punti, un autentico tesoretto dal quale ripartire per compiere quell’impresa di cui ha parlato al suo ritorno in gialloblù Sean Sogliano. Un altro Verona. Nello spirito, ma anche nel gioco quello per ora visto nel 2023. Con protagonisti poco attesi, una sorpresa e un’autentica rivelazione.
La sorpresa è Marco Zaffaroni. Chiamato a far quasi da tutor a Salvatore Bocchetti contro la Cremonese, complice la squalifica dell’ex difensore, ha guidato tutto solo la truppa. E lo ha fatto con indubbia capacità. Si è sbracciato, ha urlato, ha gestito le sostituzioni. Zaffaroni è qualcosa di più che il nome dell’allenatore che accompagna la distinta. Ha qualità anche nel commentare il dopo partita. Se questo è ancora il Verona di Bocchetti, quella del tecnico milanese non è una figura da comprimario. Probabilmente anche da suggeritore. Perchè il Verona dell’era Zaffaroni ha cambiato pelle anche nel gioco. L’Hellas ama ancora il confronto viso a viso ma è l’atteggiamento che è radicalmente cambiato. Meno fraseggio, cancellata quasi del tutto la costruzione dal basso e, soprattutto, un’aggressività più controllata con una difesa più attenta nello scivolare all’indietro per non concedere spazio agli avversari. Quello che è venuto meno, ma che, indubbiamente, latitava anche in precedenza, è il gioco sugli esterni, almeno in fase offensiva. Ora i gialloblù poggiano sulle doti acrobatiche di Milan Djuric determinante anche contro la Cremonese.
Lo ammette senza falsi indugi anche Zaffaroni. “Tutti sono stati eccezionali come impegno, dedizione e voglia di portare a casa il risultato. Tuttavia Milan per le caratteristiche che ha è fondamentale per noi, perché ci consente di far salire la squadra. E’ un giocatore dalle caratteristiche uniche e che stiamo sfruttando nella maniera giusta”. La doppietta di Lazovic riaccende così il sorriso in casa gialloblù. Un Verona che rialza la testa dopo un periodo terribile. Salvezza ancora decisamente lontana ma la speranza è tornata a far capolino anche nelle parole della guida tecnica del Verona. “I ragazzi stanno bene e l’hanno dimostrato – conferma Zaffaroni – La squadra ha approcciato bene la gara ed il ritorno della Cremonese l’abbiamo gestito molto bene. Una prova da squadra matura. La strada intrapresa è quella giusta e l’atteggiamento deve essere quello sino alla fine. Non abbiamo finalmente subito gol ed è un dato importante che aumenta la fiducia e l’autostima. Contro la Cremonese è stato importante anche l’apporto del pubblico. Il loro sostegno è una grande fortuna che dobbiamo assolutamente sfruttare”.
Mauro Baroncini