Il Verona scaccia la crisi grazie alla vittoria per 2-1 nel derby veneto contro il Venezia e così la squadra di Zanetti torna a guadagnare punti in classifica dopo le tre sconfitte consecutive. Una vittoria arrivata in rimonta, cercata e meritata che permette alla squadra gialloblù di salire a 9 punti in classifica tenendo la zona retrocessione a 4 lunghezze di distanza e confinando la squadra lagunare all’ultimo posto in classifica. Ora Zanetti, dopo una vittoria importantissima in uno scontro diretto per la salvezza, avrà tutto il tempo di preparare con calma e serenità la prossima sfida del 21 ottobre quando, dopo la sosta per le nazionali, al Bentegodi arriverà il Monza di Nesta. Il Verona aveva approcciato la partita nel peggiore dei modi: subendo gol dopo appena due minuti su colpo di testa di Oristanio che aveva trovato la difesa di casa mal posizionata. Una partenza shock che poteva far presagire il peggio dopo il pessimo primo tempo di Como. Invece la squadra di Zanetti ha reagito alla grande trovando, dopo pochi minuti, il pareggio grazie al gran gol al volo di Tengstedt su assist di Mosquera. Esperimento dunque riuscito quello di far coesistere i due attaccanti gialloblù che fino ad ora non avevano mai giocato insieme da primo minuto. “Ho messo una formazione molto offensiva – ha detto il tecnico gialloblù Zanetti – abbiamo giocato per attaccare e di occasioni ne abbiamo avute molte. Tengstedt è un giocatore tecnico e molto bravo fra le linee. Ha bisogno di un giocatore che faccia il lavoro sporco per lui come ha fatto Mosquera”. A chiudere la rimonta ci ha poi pensato il portiere del Venezia Joronen che con in intervento goffo su un colpo di testa di Kastanos ha messo la palla nella sua porta. “Venivamo da una prestazione pessima – ha detto Zanetti – e il gol subito all’inizio ci poteva ammazzare. Invece abbiamo reagito e abbiamo provato a vincerla. Siamo stati premiati anche grazie al nostro pubblico”. Ad impressionare il pubblico presente sulle tribune e davanti al televisore è stato il centrocampista Reda Belahyane. Il marocchino è stato ancora una volta l’autore di una partita sontuosa in mediana abbinando qualità e quantità dimostrandosi preziosissimo sia in fase di interdizione che in fase di costruzione. Zanetti ha ancora una volta elogiato la sua prestazione: “E’ un giocatore stratosferico, di giovani pronti così ne ho visti pochi”. Il classe 2004 che si ispira a Kante, è l’ennesimo grande colpo del ds gialloblù Sean Sogliano che in questi anni sta facendo le fortune dell’Hellas e del suo presidente Maurizio Setti che già si sfrega le mani pensando all’ennesima plusvalenza. Si dice infatti che sul mediano ci siano già gli occhi puntati non solo della big di Serie A, ma anche delle grandi squadre europee come il Chelsea o il Marsiglia di De Zerbi.
Giulio Ferrarini