Hellas, smorzare i facili entusiasmi Baroni predica prudenza: bisogna fare i conti con un calendario tutt’altro che facile

La sfida con l’Udinese rappresentava un bivio quasi fondamentale, anche se non decisivo, sulla strada per la salvezza. Chi perdeva, infatti, avrebbe visto assottigliarsi le possibilità di rimanere nella massima serie. Alla fine dei novanta minuti a festeggiare sono stati i gialloblù che quando la gara sembrava incanalata sul binario del pari hanno trovato il colpo di coda da tre punti. A firmare l’importante successo un colpo di testa di Diego Coppola, che ha mandato in visibilio i quasi trentamila del Bentegodi. Per il giovane difensore cresciuto nel Settore Giovanile dell’Hellas, una soddisfazione incredibile, festeggiata sotto la Curva Sud, che ha coronato il sogno che aveva da bambino, come lui stesso lo ha definito nelle interviste del dopo gara. Con cinque giornate ancora da disputare l’esito finale rimane comunque incerto ed è ancora presto per cantare vittoria.
PRIMA LA SOFFERENZA POI L’APOTEOSI
Anche quello visto contro l’Udinese è stato un Verona a due facce. L’elevata posta in palio ma, soprattutto, la consapevolezza che un passo falso avrebbe potuto quasi irrimediabilmente compromettere la situazione, ha saggiamente suggerito a Marco Baroni un approccio al match molto più accorto. Diversamente dai friulani, i gialloblù sono partiti quasi con il freno a mano tirato, con i due esterni bassi – Centonze da una parte e Cabal dall’altra – votati a presidiare la propria fascia di competenza piuttosto che a pensare di spingere. In questo frangente ad avere le occasioni migliori è stata proprio l’Udinese ma il solito Montipò e l’imprecisione di Lucca, accompagnate dal quel pizzico di buona sorte che mai non guasta, hanno evitato la capitolazione. Passata la tempesta, l’Hellas ha iniziato a mettere la testa con maggior frequenza nella metà campo avversaria. Dopo l’occasione di Cabal e la clamorosa traversa di Folorunsho, è giunta, quando nessuno oramai ci sperava più, la rete di Coppola che ha regalato tre punti d’oro alla formazione di Baroni.
SUSLOV E DUDA MOSSE VINCENTI
La vittoria finale è passata anche da un’attenta gestione dei cambi da parte del tecnico gialloblù. La mossa vincente di Marco Baroni, quando mancava meno di un quarto d’ora al termine dell’incontro, è stata l’innesto del duo slovacco formato da Suslov e Duda. Mentre il primo con la sua proverbiale vivacità, nonostante il poco tempo a disposizione, ha “spaccato” la partita mandando quasi in tilt il sistema di difesa friulano, il secondo ha avuto il merito di disegnare con il proprio destro due traiettorie di vitale precisione. Mentre la prima è stata spedita da Folorusho sulla traversa, la seconda di Coppola è terminata dritta nel sacco.
CALENDARIO DIFFICILE
Lo stesso Baroni ha cercato subito di smorzare i facili entusiasmi perché, nonostante la vittoria, bisogna fare i conti con un calendario che lo stesso tecnico ha definito come il peggiore tra quelli delle squadre invischiate nella lotta per non retrocedere. Lazio e Salernitana in trasferta e Fiorentina, Torino e Inter in casa, effettivamente, non sono certo una passeggiata. Giunti a questo punto, però, inutile fare calcoli. L’unico pensiero è quello di fare più punti possibile. Alla fine poi si tireranno le somme. Con l’auspicio di poter festeggiare. Naturalmente.
Enrico Brigi