Hellas, questione di cambio modulo? Ora, prima della sosta, arriva la prima trasferta stagionale sul campo del Genoa

Dopo la roboante vittoria casalinga contro il Napoli un pesante ko, sempre al Bentegodi, contro la Juventus. Vien da chiedersi: quale dei due è il vero Verona? Probabilmente la verità sta come sempre nel mezzo. E a farla da padrone, se vogliamo, sono stati ancora una volta gli episodi. Come sempre. Domenica scorsa erano girati a favore dei gialloblù mentre contro i bianconeri è successo esattamente l’opposto. Non sono mancati i demeriti per la squadra di Zanetti, rea di alcune evidenti incertezze in fase difensiva ma non bisogna trascurare anche i meriti della squadra di Thiago Motta. Vittoria meritata, in sostanza. Nulla da dire.
QUESTIONE DI MODULO?
Contro la formazione bianconera, fortemente rimaneggiata e senza gli ultimi nuovi acquisti ma comunque dotata di indubbia qualità, il tecnico gialloblù Paolo Zanetti ha optato per una linea difensiva a tre, composta da Dawidowicz, Magnani e Coppola, con quest’ultimo in posizione centrale dedito alla marcatura di Vlahovic. Dopo un approccio alla gara convincente la squadra, subita la rete del primo svantaggio, si è lentamente disunita, perdendo le distanze tra i reparti, come puntualizzato in conferenza stampa dallo stesso tecnico. Chiedere le due fasi a Tchatchoua e Lazovic, con il senno di poi, non è sembrata la miglior soluzione. Il primo, fino a questo momento mai impiegato con frequenza lungo l’intera fascia, ha faticato nell’interpretazione del ruolo. Il capitano, invece, non dispone più della condizione di qualche anno fa tanto che la benzina è finita troppo presto. In mezzo al campo, poi, hanno avuto gioco facile i centrocampisti bianconeri, ben disposti e dotati di un bagaglio tecnico sicuramente superiore. Senza i necessari rifornimenti anche le punte hanno sofferto, tanto che di azioni veramente pericolose, escluse le due conclusioni ribattute di un anonimo Mosquera, non si trova traccia. Nella seconda parte della ripresa Zanetti è corso ai ripari rivedendo il modulo – passando al 4-2-3-1 – e mettendo in campo un pizzico in più di qualità (Harroui). Purtroppo il passivo già di tre reti non ha certo agevolato le cose. L’organizzata squadra di Thiago Motta si è limitata all’ordinaria amministrazione senza correre alcun pericolo. Sconfitta comunque utile. Dalla quale trarre diverse indicazioni.
STOP DA ARCHIVIARE, ORA TESTA AL GENOA
Sul raccogliere tre punti tra Napoli e Juventus in molti ci avrebbero messo la firma. Si giocava in casa, questo è vero, tuttavia si trattava di affrontare due squadre tra le più attrezzate dell’intera serie A, in lizza per la conquista del titolo. Ai gialloblù non rimane che far tesoro delle due partite, cercando di imparare il più possibile dagli errori commessi, al fine di non ripeterli. Ora, prima della sosta, arriva la trasferta di Marassi contro il Genoa dell’ex attaccante gialloblù Alberto Gilardino. I rossoblù, pur privati di due giocatori del calibro di Gudmusson e Retegui, partenze solo in parte compensate dall’arrivo di Pinamonti, rimangono compagine temibile, specialmente tra le mura di casa. Il “vero” campionato dell’Hellas inizia probabilmente proprio da qui. Nel frattempo venerdì chiuderà il mercato e ci sarà anche la sosta per le Nazionali. Il momento giusto per tirare le prime somme.
Enrico Brigi